giovedì 13 dicembre 2007

Politically incorrect

Tanto per cominciare, la senatrice Anna Finocchiaro (Pd – ex Ulivo – ex Ds – ex Pds –ex Pci) ha accusato gli uomini tutti (nel senso di maschi, non nel senso di figli di Adamo) di essere giunti al capolinea, di essere ormai esausti, incapaci, isterici. È la vacca che dà del cornuto al ciuccio?

Giova ricordare che abbiamo corso il rischio che la non-esausta, non-incapace e non-isterica senatrice diventasse Presidente della Repubblica, com’era stato ventilato da voci di corridoio un anno e mezzo fa. Si sarebbe trattato di uno dei pochi casi in cui sarebbe stato addirittura meglio, che ne so, Napolitano.

Per non parlare di non so più che senatore di non so più quale partitino della Cosa Rossa che aveva proposto al Senato di votare un emendamento che condannava ad anni tre di reclusione chiunque utilizzasse il termine frocio (e derivati) in maniera palesemente spregiativa. Ora, a parte che non ho ben presente quali possano essere i casi in cui si possa utilizzare il termine frocio in maniera palesemente elogiativa, con un rapida sommatoria ho calcolato che ora come ora sarei già bello pronto per l’ergastolo. In ogni modo, una volta appurato che non si trattava di un pesce d’aprile (a dicembre?), il presidente Marini ha dato il via alla votazione. Non ho seguito la diretta, ma sarebbe stato stupendo se il presidente Marini, dichiarata conclusa la votazione, col suo sornione accento marsicano avesse sentenziato: “Il Senato respinge l’emendamento di quel frocio”.

Emendamento per emendamento, in Italia si pensa sempre a difendere gli omosessuali (perfino la Binetti, ieri, ha ammesso che costoro possono essere dei discreti stilisti, bontà sua) e non si difende quasi mai la dignità delle donne (perfino quella della Binetti andrebbe difesa di tanto in tanto, non è vero, compagni del Partito poco Democratico?). Quando faremo un bell’emendamento per proibire a non so più quale senatrice dei Verdi di aggredire non so più quale senatrice comunista perché sfoggia una pelliccia, manco fosse una signora che ha freddo? O per evitare che la Brambilla (e con lei la Carfagna, la Prestigiacomo, la Carlucci, la Santanché, la Mussolini, etc. etc.) venga sprezzantemente giudicata dalla medesima senatrice Finocchiaro secondo la quale i tempi della politica sono più lenti del tempo massimo che consente a una donna di mostrare le (belle) gambe? È la tipica frase di chi non le ha altrettanto belle e pertanto le ritiene superflue; come gli uomini quando dicono che in fondo in fondo le dimensioni non contano.

Dev’essere una vendetta divina questa che stare a sinistra progressivamente imbruttisce. Non so se l’avete notato, ma se vi infiltrate in un corteo di giovani sinistrorsi noterete che è pieno, sit venia verbo, di gnocca. Dopo di che non so cosa succeda ma quelle stesse signorine, man mano che fanno carriera, diventano la Finocchiaro, la Palermi, la Bindi, tutt’al più la Pollastrini. Perfino Giovanna Melandri (che il correttore automatico di microsoft word, maschilisticamente, prima che possa accorgermene corregge sempre in Meandri) da quando si è trasformata da icona a ministro s’è imbruttita notevolmente - forse perché temeva che la Finocchiaro la accusasse di non essere adeguata ai tempi lenti, o ai fianchi larghi, della buona politica?

A proposito della Brambilla, la notiziona di ieri è che intervenendo alla Tv della Libertà Berlusconi ha detto esplicitamente che: 1) il Partito del Popolo Italiano della Libertà non pone come pregiudiziale lo scioglimento degli altri partiti della crollata Casa della Libertà; 2) il sistema di voto proposto da Veltroni è applicabile solo nel caso di dichiarazione preliminare delle future alleanze governative; il che, tradotto, è esattamente quello che Fini chiedeva di dichiarare da tre settimane almeno. Per rincarare, Berlusconi ha aggiunto che con Gianfranco (sono così teneri quando si chiamano per nome) si sente per telefono e che i rapporti stanno tornando cordiali. Insomma, è la prima schiarita a destra e il possibile ritrovamento di una piattaforma comune di discussione fra il Pdpidl (Gesù, speriamo che cambi nome, l’idea è buona ma la sigla è improponibile) e An. Ragion per cui cosa succede? Berlusconi viene indagato a sorpresa per corruzione e la vera notizia politica viene bruciata, oscurata, nascosta.

Ah, la Brambilla! L’unica Cosa Rossa che mi piace è la sua.

(Fra parentesi, stamattina mezza pagina del Corriere della Sera spiegava che Fini e Veltroni vorrebbero farlo alla francese ma non possono. Spero che non sia una conseguenza della mancata approvazione dell’emendamento del frocio).

Vorrei far notare che sono pienamente consapevole di come i capoversi qui sopra siano estremamente volgari, offensivi, gratuiti; e me ne vergogno oltremodo. Sono altresì consapevole che se avessi parlato di Furio Colombo immerso in una vasca da bagno con Prodi e un trans procacciato da Sircana che gli pisciano addosso, il procuratore di Napoli che gli caca in bocca e la Finocchiaro in completo sadomaso che li frusta tutti quanti sarei diventato un eroe e un martire della libertà di parola.

Comunque consoliamoci e anzi rallegriamoci. Quando Berlusconi viene indagato vuol dire che le elezioni sono vicine.

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