lunedì 28 settembre 2009

(D')Avanzi

A furia di leggere Repubblica, gli Inglesi si sono convinti che è sempre il caso di fare domande sconvenienti ai primi ministri. La convention laburista di Brighton (era Brighton? non mi ricordo e non ho voglia di controllare: fate finta che sia comunque Brighton, tanto che vi cambia?) è stata rovinata dall'improvvido intervento di Andrew Marr, noto conduttore della BBC.

Andrew Marr è noto al grande pubblico perché conduce l'Andrew Marr Show (esattamente come Maurizio Costanzo), una specie di Porta a Porta che va in onda la domenica alle 9 del mattino, quando tutta l'Inghilterra dorme ubriaca salvo appunto Andrew Marr e i politici che ospita. Per farvi un'idea di chi sia Andrew Marr non trovo di meglio che rivelarne l'imbarazzante somiglianza con - avete presente Quattro Matrimoni e un Funerale? No, non Hugh Grant. Quello che dice a Hugh Grant che una tizia non è più la sua fidanzata, e allora Hugh Grant gli fa: "Meno male, si scopava questo e quello", e allora lui gli rivela piuttosto esterrefatto che in realtà non è più la sua fidanzata dappoiché è diventata sua moglie. L'avete presente? Ecco, Andrew Marr somiglia a quello, due gocce d'acqua. (Ho addirittura trovato forza e voglia di andare a controllare la lista completa del cast di Quattro Matrimoni e un Funerale per scoprire se Andrew Marr ne facesse parte. La risposta è no. E nemmeno Maurizio Costanzo).

Insomma ieri Andrew Marr si alza e chiede al povero Gordon Brown, il quale già da tempo ha tutta una serie di suoi problemi sintetizzabili nel generale problema di essere Gordon Brown, dicevo si alza e gli chiede quali sono le sue reali condizioni di salute. Giuro, manco fosse D'Avanzo che ripete ogni giorno la decima domanda a Berlusconi. Pari pari. "Signor premier, quali sono le sue reali condizioni di salute?". Roba che, se qualcuno lo avesse chiesto a me, dopo avrebbe dovuto preoccuparsi seriamente delle sue, di condizioni di salute.

Ora a me Gordon Brown non sta simpatico affatto, per via di tutta una serie di fattori sintetizzabili nel generale fattore di essere Gordon Brown, però ieri m'ha fatto un po' pena vederlo rispondere affannosamente a una domanda che non andava posta, dicendo ciò che era già noto a parecchi e cioè che ha perduto la vista da un occhio a seguito di una partita a rugby. Una partita a rugby lontana, immagino ai tempi dell'università, e presumo tanto movimentata quanto quella inscenata dai Monty Python ne Il senso della vita. (Questo spiegherebbe inoltre il recondito motivo per cui Gordon Brown ricordi così tanto Terry Jones, l'unico Monty Python che non faceva ridere. Un altro problema, Gordon). 

Questa roba delle reali condizioni di salute secondo me è un espediente da mascalzoni, lo dico con tutto il rispetto per Andrew Marr e senza alcun rispetto per D'Avanzo. Io penso che con uno o due occhi si possa indifferentemente servire la Patria (magari meglio di come sta facendo Gordon Brown al momento, mais passons); e la si può servire anche senza occhi affatto come ha dimostrato il già ministro britannico David Blunkett (il quale fu poi costretto a dimettersi perché aveva fatto zozzerie con  un paio di belle signore che poteva tutt'al più immaginarsi). E qui lo so che voi volete una conclusione comica, una battutina sapida o una chiosa brillante; solo che non c'è niente da ridere perché se si inizia a sindacare l'operato di un premier in base alle sue reali condizioni di salute va a finire che un domani Andrew Marr possa essere licenziato dalla BBC per manifesta calvizie.

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