giovedì 20 ottobre 2011

Ora che Gheddafi è morto (così dicono) e abbiamo smesso di poter distrarci col giocherello della caccia all'uomo, avremo tutto l'agio di concentrarci sull'identità dei ribelli libici e chissà, magari anche di rimpiangere Gheddafi che, sia detto fuori dai denti, aveva tre principali difetti: era mussulmano; era un dittatore; era Gheddafi. Ciò nondimeno avere a che fare con lui, come dimostrano le varie foto cinicamente messe online che lo ritraggono con Berlusconi e Prodi sorridenti (mentre Gheddafi non sorrideva affatto, si vede che si vergognava a farsi vedere in compagnia simile), è stato molto meglio che avere a che fare in futuro con i suoi sostituti: non lo dico io ma autorevoli commentatori sospettano che il ruolo di Gheddafi fosse simile a quello che l'Impero Romano lasciava ai dittatorelli africani degli stati confinanti, ossia parafulmine e calmiere. Vedrete ora quanto pagheremo in termini di immigrati, di perdita di vantaggi economici, di vicinanza con uno stato sempre più islamizzato.

Al riguardo, appena ho appreso della (presunta) morte di Gheddafi una repentina associazione di idee mi ha portato dritto a una scena magistrale de Scipione detto anche l'Africano, opera del mai troppo lodato Luigi Magni. Massinissa, re di Numidia, si appoggia a una colonna e ricorda sognante: "La verità è che diventai alleato de Roma solo divorato dall'odio che ci avevo contro Siface, re de Mauritania, che alleato de Cartaggine s'era sposato Sofonisba. Scipione e io sbaragliamo Siface. La notte stessa della battaglia acchiappai Sofonisba che scappava e me la sposai sur campo seminato de cadaveri. Ma datosi che anche lei era bottino de guera, Scipione disse: 'Se manni schiava Sofonisba a Roma'. E nun ce fu verso: così je'mponeva la legge de Roma e Scipione nun poteva chiude 'n'occhio solo per me. Io capii tutto er dramma de Scipione, per cui ammazzai Sofonisba. Pure Scipione capì er dramma mio, e come: tant'è vero che per consolamme me regalò el regno de Mauritania. Hai capito er dramma nostro?". Al che ribatte Scipione l'Asiatico, fratello del più noto omonimo: "Eh, io ho capito sì. Ma qui er dramma de Sofonisba non l'ha capito nessuno". Ecco, qui mi pare che er dramma de Sofonisba lo capiremo presto sulla pelle nostra.