martedì 3 gennaio 2012

Questa settimana Panorama saluta il 2012 con un sorrisone giallo stilizzato in copertina. Sostiene che nel corso dell'annus horribilis appena trascorso (horribilis per voialtri; per me è stato comunque meglio del 2010; le generalizzazioni non reggono giammai) alcune buone notizie inosservate possono far ben sperare per i mesi a venire. Dunque speriamo, anzi, ben speriamo: però un'analisi più approfondita delle notizie in questione rivela che in realtà c'è solo da essere terrorizzati. Più che di effettive buone notizie si tratta infatti di rimedi, talora incerti, a molestissime disgrazie incombenti: la malaria, il tumore al seno, cuori che non funzionano più, occhi che non hanno mai funzionat, apparati circolatori che funzionano ancor meno... La fotina di una coppia intenta a un acrobatico coito non vuol dire che nel 2012 finalmente si scopa ma che la possibilità di "iniziare la triplice terapia con antiretrovirali in una fase visione dell'infezione riduce del 96% il rischio di trasmettere l'Aids", e che dunque nel 2012 scopare sarà leggermente meno pericoloso che nel 2011, beninteso una volta premuniti di adeguata consulenza medica prima durante e dopo l'intercorso. In questo contesto, non si sa come interpretare il dibattito sulla prossima fine del mondo nella doppia pagina centrale: non si sa se preoccuparsi di più per il possibilismo catastrofista di un biologo membro del Centro ufologico nazionale, della cui esistenza non dubitavo pur ignorandola, o perché a svelare l'infondatezza delle previsioni apocalittiche è stato convocato Alessandro Cecchi Paone.