sabato 16 giugno 2012



Il diario intimo dell'Europeo
Martedì 12 giugno

h 18 Grecia-Repubblica Ceca a Pavia
Sono un fenomeno paranormale, con tutta la modestia dell’evidenza, stanti taluni episodi che hanno caratterizzato la parziale visione del derby fra le derelitte del gruppo A. Tanto per cominciare, dopo avere lavorato alacremente per tutto il pomeriggio sull’ammirevole Histoire du Portugal contenant les entreprises, navigations et gestes mémorables des Portugallois depuis l’an 1496 jusques à l’an 1578 di Jeronymo Osorio e Fernão Lopes de Castaneda col miraggio che a fine lavoro sarei uscito di camera e sarei andato a godermi il sole che splendeva del tutto ignaro dell’esistenza dei portoghesi (o portogallesi) di ogni tempo, ecco che appena ma letteralmente appena avevo scritto l’ultima noterella a Osorio e Castaneda (i Gurrado e Savio dei tempi di Magellano), ecco dunque che appena distolgo i polpastrelli dalla tastiera il cielo si oscura, nerissimo, i tuoni iniziano a minacciare che se solo mi azzardo a far uscire la punta del naso viene giù il finimondo. Rinunzio. Mi connetto al sito della Rai, mi collego alla diretta della partita e giacché sto faccio uno squillo a casa che significa: sono in camera, chiamatemi quando vi pare. Subito mia madre esegue, alzo la cornetta e sento una voce di donna dal marcato accento barese che mi chiama: “Mi senti? Grazia, mi senti? Come chi sono? Sono mamma! Grazia?”. Ora va bene gli pseudonimi ma i più intuitivi di voi avranno dedotto che non mi chiamo Grazia; né mia madre ha per fortuna un accento simile. Niente da fare, si sente solo l’interferenza. Mi rassegno a guardare la partita – già sul 2-0 per i rossi – quando mi accorgo che sul lato dello schermo è possibile cliccare in determinati punti per rivedere le azioni precedenti. Eseguo per capire come hanno segnato i cechi ed ecco che mirabilmente tutto funziona alla perfezione, il segmento differito della partita si incastona a mio piacimento nel corso della diretta, niente sbalzi, niente salti di linea, niente “riconnessione al server in corso” né “il contenuto da lei richiesto non è disponibile”. Fatto sta che il tempo di vedere in differita i due goal della Cechia ed ecco che la Grecia ha segnato in diretta ma io me la sono persa. È accaduto che a propiziare l’accorcio sia stata una frittata dell’affidabile Peter Cech, un po’ come se dall’oggi al domani la crisi dell’euro risultasse dovuta all’economia tedesca. Vabbe’, ma mentre sto guardando la differita della diretta che ho mancato per guardare la differita squilla nuovamente il telefono ed ecco che non è né mia madre né la madre di Grazia bensì un’interlocutrice che mi propone di andare a mangiare del sushi – il sushi, a me, questo resta l’evento più inspiegabile della giornata.