martedì 26 febbraio 2013

Sono sicuro che accadrà. Nel 2057 un bambino starà tentando di afferrare la marmellata nascosta su un armadietto e, per quanto possa riuscirci agevolmente sollevandosi sulle punte, cercherà di salire su una sedia, poi su uno sgabello, poi prenderà la rincorsa e si sfracellerà contro un'anta e cadrà sul pavimento piangendo. La mamma arriverà trafelata a dirgli: "Ma che fai, smacchi il giaguaro?"

In fondo è stato un peccato di hybris: Bersani sarebbe stato un ottimo ministro dell'economia, Vendola un ottimo assessore alla cultura.

C'è un problema di fondo nell'analisi dei sostenitori del Pd che ho personalmente sentito lamentarsi dei risultati. Tutti piagnucolano per il ritorno di Berlusconi del quale speravano di essersi liberati, senza considerare che è endemico che in una nazione il 30% voglia meno tasse, qualche limite all'estensione dei diritti civili e una politica estera meno zerbina, e che pertanto questo 30% voti a priori per un governo di destra indipendentemente dal fatto che il candidato sia Berlusconi o Alfano o un abat-jour. Allo stesso modo è endemico che ci sia un 30% che voti a sinistra perché vuole più stato sociale, diritti civili per tutti e una politica estera di equivicinanza, indipendentemente dal fatto che il candidato sia Bersani o Veltroni od Occhetto. Il 30% di Berlusconi è il dito, il 40% disperso nel mezzo delle due coalizioni è la luna, e loro indovinate cosa guardano?

Alcuni numeri. Ieri ha espresso un grado di ostilità verso l'Unione Europea variabile dal "così com'è non ci aggrada" all'"andatevene tutti a fanculo coi tedeschi in prima fila" grossomodo il 54% degli elettori, senza contare i voti andati ai partiti non entrati in parlamento. L'Europa ci guarda con preoccupazione. Noi la guardiamo peggio.

Altri numeri. Dai 556 voti a Democrazia Atea ai 585 a Staminali d'Italia, dai 1526 al Parito Pensiero Azione ai 4557 per i Pirati, dai 12744 a Voto di Protesta ai 42529 a Magdi Cristiano Allam, l'1,67% degli Italiani ha più o meno consapevolmente scelto di abbandonare il voto inutile in favore del voto dannoso.

Magdi Cristiano Allam ovvero: Io amo l'Italia, ma non sono ricambiato.

Per capire se una legge elettorale funziona non bisogna guardare i grandi numeri, per i quali basta avere i voti; bisogna controllare come girano le rondelle. Scrivo a un candidato, primo dei non eletti: "Davanti a te c'è Tizio che è riuscito in tot circoscrizioni, quindi nella tua scatti tu?". Risponde: "Bella domanda". Ormai è il parlamento degli innominati.

Nei miei sogni c'è un governissimo politico Pd-Pdl, con premier esterno a ogni coalizione (dunque non Monti) (e nemmeno Fini, caso mai aveste lo scrupolo). I ministri vanno ripartiti equamente: interni al Pdl, esteri al Pd, difesa al Pdl, giustizia al Pd, attività produttive al Pdl, istruzione al Pd, infrastrutture al Pdl, ambiente al Pd, lavoro al Pdl, economia al Pd, salute al Pdl, cultura al Pd. Poi Franceschini presidente della Camera, Berlusconi presidente del Senato, D'Alema presidente della Repubblica; gli altri partiti se vogliono votare votano, altrimenti si attaccano. Questo nei miei sogni, ma avrò mangiato pesante.

Diceva Mussolini che governare gli Italiani non è difficile, governare gli Italiani è inutile. Oggi ci vorrebbe qualcuno che si alzasse e dicesse ai titolisti pigri: l'Italia non è ingovernabile, l'Italia va commissariata. Per la presidenza della Repubblica, ma forse anche e soprattutto per la presidenza del Consiglio, segnatevi questo nome per il quale metterei la mano sul fuoco: il prefetto Anna Maria Cancellieri.

E Beppe Grillo, lui, può essere criticabile quanto volete ma mi sembra modesto e realista a sufficienza da sapere che l'exploit del suo movimento non è dovuto esclusivamente al proprio nome sulla scheda e alla propria faccia a piazza San Giovanni. Per questo dice di non essere un leader ma solo un portavoce. Per questo ha fatto sapere che in fase di consultazioni accompagnerà la delegazione del Movimento 5 Stelle al Quirinale. Vuole ringraziare di persona Napolitano.

Ieri intanto, tre mesi dopo i gazebo, Matteo Renzi ha finalmente vinto le primarie.