mercoledì 26 febbraio 2014

Ciao, Pippo,

volevo dirti in due righe che stai sbagliando. Anch'io ho sognato che la nostra generazione andasse al governo, e ho sognato addirittura che la nostra generazione fosse in grado di tenere un discorso di due minuti a braccio, senza leggerlo su fogli e quadernetti. Tu auspichi che questo governo sia espressione del voto delle persone e non di una manovra che neanche ai tempi di Mariano Rumor; ma dimentichi che siamo una repubblica parlamentare, i cui cittadini eleggono il parlamento e non il governo, e la cui legge elettorale vigente, dopo il pronunciamento della Consulta, è esattamente quella del giorno in cui morì Mariano Rumor.

Nello stigmatizzare che questo governo non sia espressione del voto delle persone gli voti la fiducia come membro della maggioranza di quello stesso parlamento che, in quanto eletto, è dunque espressione del voto delle persone. Non riconosci nemmeno che questo governo sia un passo avanti rispetto al governo Letta: è prassi nelle democrazie più evolute che l'incarico di governare sia affidato al leader del partito più rappresentato in parlamento, che poi cerca alleanze per completare la maggioranza. In Inghilterra Gordon Brown, laburista, è diventato premier al posto di Tony Blair, laburista, quando gli è subentrato come leader del partito, senza che ci fossero elezioni in mezzo perché la maggioranza parlamentare restava la medesima. In Italia il nuovo segretario del partito si è sostituito a chi stava a sua volta sostituendo il precedente segretario del partito; è quindi un deciso passo avanti verso la linearità delle cariche, in direzione opposta ai bizantinismi.

Infine ritieni che il modo rapido e chirurgico in cui questa sostituzione s'è svolta non porti al governo di questo paese un cambiamento vero. Così dicendo ti collochi nella folta schiera di quelli che ritengono sempre che il cambiamento sia per definizione qualcosa da rimandare ponderando e invecchiando, non mai qualcosa che dovrebbe essere già avvenuto e che stiamo inseguendo con un po' di affanno. Se avessi voluto portare tu la nostra generazione al governo, avresti potuto perdere le primarie e aspettare il tuo momento, poi vincerle e tirar fuori la pistola dalla tasca quando sentivi che era arrivato il momento giusto. La miglior maniera di fare una cosa è farla, non discuterne. Il meglio è nemico del bene. Scusa l'ingenuità.