mercoledì 9 aprile 2014

Basta fare un salto a Roma per capire l'Italia e anzi per capire un'istituzione anteriore e più importante, la Chiesa, che c'era quando l'Italia non c'era e resterà quando l'Italia non ci sarà più. Ho letto Creduli e credenti di Marco Ventura (Einaudi), ho letto anche saggi più seri sulla distinzione fra il potere temporale e quello spirituale, ho letto fior di editoriali di Eugenio Scalfari e ho addirittura scritto una tesi di dottorato sull'ingerenza politica della Chiesa Cattolica come residuato della teocrazia ebraica nell'Europa del Settecento ma, con tutta evidenza, non avevo capito niente fino a che non ho assistito alla scena seguente. Sotto l'arco di Piazza delle Cinque Lune c'era una mendicante stanziale alla quale a mezzogiorno esatto si è avvicinato un pretino, secondo me tedesco perché solo un tedesco può a mezzogiorno in punto fare ciò che ha fatto lui, ossia consegnarle un sacchetto con dentro un pasto caldo appena cucinato e avvolto nella stagnola nell'istituto ecclesiastico che c'era lì dietro; ha detto alla mendicante che si trattava di una porzione per due raccomandandole di chiamare un suo amico e se n'è andato lasciandola mangiare in pace senza aggiungere né chiedere niente. Libero Stato quanto volete, ma l'avete mai visto fare a un impiegato dell'agenzia delle entrate?