martedì 25 agosto 2015

Grazie alle diatribe laburiste e al barbuto Jez Corbyn che va di gran moda, i riflettori sono puntati sulle diverse anime della sinistra fino al punto da far dimenticare che in Inghilterra esiste e resiste una destra non cameroniana. L'ho incontrata di persona stamattina. Avevo bisogno di una lavanderia e per evitare il traffico del bank holiday incombente ne ho cercata una piccolina, nella zona del Grafton Centre che è il principale centro commerciale di Cambridge. Il gestore era sulla cinquantina e mi ha guardato con il sospetto che si deve a un cliente nuovo che non solo è chiaramente straniero ma dichiara anche di avere bisogno di camicie stirate per martedì perché poi mercoledì parte per sempre e chi s'è visto s'è visto. Il modo in cui ha indagato su di me è stato educatissimo oltre che raffinato, inserendo nello smalltalk della consegna dei miei stracci una serie di considerazioni o domande volte a scoprire non tanto da dove venissi ma cosa pensassi, perché è quella la discriminante. Non gli interessava tanto sapere se fossi italiano quanto capire che idea mi fossi fatto della Rinascente, e quando gli ho spiegato del nome dato da d'Annunzio e dell'edificio milanese che mi piace perché è coerente col resto della città si è sentito libero di lamentare che il Grafton Centre non sarebbe mai dovuto sorgere perché non c'entra nulla con Cambridge, oltre a danneggiare i negozi più piccoli su cui la società locale si reggeva. L'ha ripetuto tre volte prima di esaminarmi introducendo nel discorso Michael Portillo; la delusione che ho causato non sapendo che dopo essersi dimesso da parlamentare Portillo aveva condotto una trasmissione di viaggi per la BBC è stata bilanciata dalla mia competenza nel ricordare che Portillo aveva perso le primarie per la leadership conservatrice da Iain Duncan Smith. A quel punto il lavandaio s'è sentito libero di esprimere l'idea che Portillo non fosse gran che come politico ma andasse bene come persona - rimarchevole la distinzione, l'opposizione anzi, fra person e politician - e mi ha fatto pagare perché altrimenti saremmo andati avanti all'infinito, io a rispondere alla sua interrogazione e lui a scoprirsi un po' di più a ogni risposta esatta rivelandomi di essere non ostile ai conservatori e non favorevole agli stranieri, non ostile però a quelli che si integravano con la cultura inglese ed erano in grado di sostenere una conversazione, ma nemmeno favorevole ai fat cats della finanza ai cui soldi i Tory si sono asserviti temo definitivamente; e così via a precisare sempre più la propria posizione differenziandola da quella del partito che avrebbe naturalmente supportato. All'uscita ho notato che mentre Cameron per cinque anni ha parlato e parlato della big society, la quale doveva venire in soccorso dei meno abbienti creando dei plotoncini locali di aiuto spicciolo, ma alla fine non credo che abbia combinato gran che, il lavandaio esponeva fuori dalla porta un cartello in cui prometteva che, se dimostravi di essere disoccupato e avevi bisogno di far lavare e stirare un abito per un colloquio di lavoro, lui lo faceva gratis. Lo vedrei bene come candidato alla leadership conservatrice nel 2020.