martedì 31 dicembre 2013
La nostra cultura e il nostro immaginario sono stati colonizzati in modo talmente minuzioso da farci accettare supinamente che la parola dell'anno 2013 sia "selfie" solo perché così è stato stabilito dall'Oxford English Dictionary. Pagine e pagine di notizie sono seguite senza considerare che per quanto autorevole la scelta è stata effettuata da un'istituzione che si occupa di una lingua straniera. Questo è un corno della questione; il corno opposto è che la nostra vita è talmente parcellizzata, talmente abituata al protagonismo dei nostri ombelichi da averci fatto perdere il minimo senso della storia, per quanto macroscopici possano essere gli eventi. L'abbaglio del flash dello smartphone (che, se fossi d'Annunzio, ribattezzerei superfonino) ci ha accecati al punto da non farci accorgere che nel 2013 è stata pronunziata la parola del secolo, altro che dell'anno, per portata e conseguenze. Non è inglese ma latino: è "renuntiare".