lunedì 29 settembre 2014

Puntata erudita di Declino e caduta: in edicola su Tempi, sul sito del settimanale e, per i più pigri, anche qui sotto:

---

Per celebrare degnamente il cinquantennale di una celebre collana di candidi libricini di poesia è uscito un volume d’occasione che raccoglie poesie inedite di cinquanta poeti già pubblicati nella medesima collana dal 1964 al 2014. Siamo però in grado di solleticare il palato degli intenditori fornendo un’anticipazione del volume successivo, che fornisce una mappatura dei principali poeti italiani pubblicati dal 2014 al 2064. Spicca la polarizzazione fra massimalisti e minimalisti, entrambi gruppi fedeli a una rigorosa scansione metrica pur senza incorrere nel formalismo di un Paradiso Agostini il quale, nel tentativo di non discostarsi dalla metrica classica, altro non pubblicò che versi di questo tenore: “Dattilo spondeo / dattilo spondeo / dattilo / spondeo”. Agostini fu celebre altresì per la formazione accademica; nutrito a convegni intitolati “Ricordando gli antichi maestri”, “Ricordando gli allievi degli antichi maestri”, “Ricordando i dottorandi raccomandati dagli allievi degli antichi maestri”, produsse poesie già corredate di apparato critico, note, varianti e date disponibili per organizzare la propria stessa commemorazione.

Teoria dei massimalisti era di estendere la metrica oltre i confini usuali, affiancando agli endecasillabi dodecasillabi, tridecasillabi, vigintisillabi e cinquantasillabi. Ebbero scarsa fortuna per quanto innegabile fosse la fama attinta da Scarsello Flamini, il quale perì com’è noto nel tentativo di ultimare un verso di ottantaquattro sillabe. Ne aveva scritte tre. Al contrario i minimalisti si distinsero nel tentativo di cercare il minimo comun denominatore della metrica con poesie di un solo verso (“L’altro giorno ho fatto un salto da Intimissimi”), di una sola parola (“Intimissimi”), di una sola lettera (“I”). L’autore di quest’ultima, Geremia Sbilenchi, fece scalpore per aver pubblicato una raccolta costituita dalla sola copertina e fu ferocemente criticato dall’esponente dell’ala oltranzista del movimento, uomo di cui non ci sono note nemmeno le iniziali e che, con grande fierezza, non pubblicò mai nulla. Altri poeti minimalisti si distinsero per la scelta vieppiù radicale di non scrivere alcunché ma gli storici della letteratura propendono per classificarli nella corrente a sé stante degli analfabeti.

Per il verso libero spicca la poesia urbana del collettivo degli iperrealisti, a cominciare da Attenzione a Rogoredo: “Attenzione / treno in transito sul binario / tre / allontanarsi dalla linea gialla / la vettura non effettua / servizio passeggeri / ci scusiamo per il disagio / din-don”. La corrente dei molesti è invece ben esemplificata dal ritmo serrato di “Offrimi un caffè / che oggi non ho spicci / domani ti porto io al bar dei cinesi / che comunque lo fa buono / anche se è un po’ lontano / hai presente piazzale Lotto / ecco è da tutt’altra parte”. Caratteristica saliente delle poesie dei molesti (da Mi passi la Gazzetta per favore a Ah, era tua? Non me ne sono accorto) è che, lette la seconda volta, puzzano.

Non mancano le poetesse, purtroppo. Quanto al resto, non si possono tacere gli sforzi avanguardisti di Maffeo Scipioni e Quirino Girolami. Scipioni riporta la poesia al grado zero scrivendola direttamente in prosa per pagine e pagine. I suoi versi assumono la forma ora di racconti, ora di romanzi, talvolta di istruzioni per l’uso della lavastoviglie e in un caso di elenco telefonico della provincia di Isernia. La sua opera più famosa è Elementi di fluidodinamica, del tutto indistinguibile da un saggio di elementi di fluidodinamica. La sua capacità mimetica è superata solo quella di Girolami. Sentite la sua San Martino: “La nebbia agli irti colli / piovigginando sale / e sopra il maestrale / urla e biancheggia il mar”. L’autore del Cinque maggio e de L’infinito intende così ridare dignità poetica ai versi che abbiamo imparato alle elementari, come lui stesso ha dichiarato ultimando la faticosa composizione di “M’illumino d’immenso / eccetera eccetera”.


sabato 27 settembre 2014

"M'illumino d'immenso / eccetera eccetera": su Tempi in edicola questa settimana dedico la nuova puntata di Declino e caduta a minimalisti, iperrealisti, molesti, insomma a tutte le correnti dei prossimi cinquant'anni di poesia italiana.

venerdì 26 settembre 2014

Contro la peggio gioventù: il paginone uscito sul Foglio di ieri sul raffronto fra scuola italiana e inglese, impietoso per entrambe, è disponibile sul sito del quotidiano.


giovedì 25 settembre 2014

Adesso che è iniziata la scuola, ricordiamoci che l'istruzione non è un pranzo di gala. Sul Foglio in edicola oggi trovate un mio paginone - incazzatissimo e vagamente maoista - su alcune cosette da cambiare nella scuola italiana. Con un istruttivo raffronto col sistema scolastico inglese, alcune considerazioni su ascensori sociali e scale di servizio, una rivelazione scottante su cosa faceva il sindaco di Londra a sei anni d'età e un inchino a Il maestro di Vigevano di Lucio Mastronardi.

lunedì 22 settembre 2014

La terza puntata di Declino e caduta, rubrica di satira che esce ogni giovedì sul magazine Tempi, è dedicata alla pressante necessità di ridiscutere i rapporti fra uomini e orsi.

---

Franco non ce l’ha fatta. La sua lunga fuga nella natura ha avuto una fine tragica, forse inevitabile, sicuramente straziante. Gli è stato fatale il tentativo estremo, disperato, di difendere i suoi due cuccioli aggredendo l’orso che gli si era improvvisamente parato dinanzi minacciandoli. Franco non ha avuto un attimo di esitazione nell’anteporre la tutela della vita dei suoi piccoli al rischio di perdere la propria. Sulle prime ha funzionato: l’orso, intimorito dalla sua reazione imprevista, è fuggito. Ma allora si è subito scatenata la caccia all’uomo. È tanto necessario quanto doloroso interrogarsi sulle responsabilità dell’accaduto. La morte di Franco è colpa dell’anonimo orso che l’ha minacciato lasciando poi perdere le proprie tracce senza nemmeno lasciare l’impronta di una zampa né un ciuffo di pelo identificativo né il riferimento di un albero presso cui rinvenirlo in futuro? O è forse colpa del dottor Bruno Marsicano il quale, nonostante la specializzazione in uomologia conseguita con un apposito stage nell’Artico, non ha saputo calibrare adeguatamente la dose di sedativo da iniettare nell’uomo tramite una cerbottana da lunga distanza per essere sicuri che nessun orso si facesse male nella colluttazione? “È stata una fatalità”, ripete incessantemente l’uomologo. “La cerbottana conteneva il Calmidol, un sedativo in largo uso fra uomini che praticano un qualsiasi mestiere dal nome inglese che tradotto in italiano non significa nulla. Posso tutt’al più riconoscere una mia leggerezza nel non notare che dagli scaffali avevo preso una confezione specificatamente pensata per gli organizzatori di Expo 2015”. La triste fine di Franco deve essere l’occasione per riflettere seriamente sul rapporto fra uomo e orso. Siamo abituati a vedere nelle nostre strade uomini portati al guinzaglio da cani, donne rinchiuse in casa da gatti, bambini trascinati dove non vogliono da pony imbizzarriti. Le associazioni per la tutela e la salvaguardia dell’uomo hanno pubblicato foto scioccanti di decine e decine di uomini di ogni specie in fila per ore all’ingresso di uno zoo, al solo scopo di venire osservati da animali nullafacenti e nutriti a spese dello Stato. D’altro canto ormai sempre più orsi stanno rigettando l’idea antiquata e barbara di mangiare gli uomini. Solo una minoranza di gourmet un po’ snob insiste che l’uomo in fricassea è una prelibatezza, e chiunque l’abbia provata – compreso chi scrive – è pronto a giurare che la carne di un bambino di due o tre anni, adeguatamente stufata e condita con un pizzico di aromi a piacimento, è di una tenerezza celestiale seconda forse solo al piacere che può dare un tritato crudo: ma chi non soffrirebbe al pensiero dello sguardo di un uomo ancora vivo e piangente mentre gli viene infilato un braccio nel macinino? Chi non è mosso da fremiti d’orrore alla vista di carni umane dilaniate da artigli che scavano nelle interiora sporcando di sangue le radici che solcano i nostri boschi? I cuccioli di Franco, di sette e cinque anni rispettivamente, sono rimasti senza la protezione del padre che li ha amorevolmente nutriti e accuditi fino a ora. Usciranno vivi dalla foresta? Riuscirà l’uomo a sopravvivere alla follia dell’orso?

sabato 20 settembre 2014

Bisogna ridiscutere i rapporti fra uomo e orso. La terza puntata di Declino e caduta, rubrica settimanale di satira su Tempi, da oggi è in edicola in tutta Italia.

mercoledì 17 settembre 2014

Castelvecchi ha pubblicato un libro che si intitola Voltaire ma che più che a capire Voltaire è utile a capire i rapporti fra Inghilterra e Francia a ridosso dell'entente cordiale del 1904. L'ha scritto Lytton Strachey, dandy barbuto amico di Virginia Woolf ("Una volta ho chiesto a Virginia di sposarmi; è stato terribile, ha accettato") nonché protagonista assoluto di Carrington, film fenomenale in cui viene interpretato da Jonathan Pryce. Tutto questo in un articoletto sul Foglio in edicola oggi.

lunedì 15 settembre 2014

La seconda puntata di Declino e caduta, rubrica di satira sul settimanale Tempi, racconta le grandi novità del calcio italiano.

---

I più attenti di voi avranno notato che è iniziato il campionato di calcio. Solo fino a un certo punto però: come sanno tutti gli esperti in materia, la prima giornata non è indicativa dei reali valori in campo perché le squadre risentono degli ultimi caldi, della preparazione estiva e delle gambe legnose. A dire il vero non è indicativa neanche la seconda giornata, che risente della sosta per fare spazio alla Nazionale. Nemmeno la terza in realtà, che risente del turno infrasettimanale di Champions League, mentre a partire da novembre il campionato è falsato da pioggia torrenziale, campi ghiacciati, ingenti nevicate, trombe d’aria e tweet di Wanda Nara. Per fortuna la situazione cambia radicalmente a marzo, quando il tempo migliora su tutta la penisola ma ricomincia la Champions League, che falsa il campionato fino a che esso non viene falsato dai primi caldi e, nelle ultime giornate, dalle combine fra squadre demotivate. Uno studio dell’Università di Oxford, subito rilanciato da Tg2 Costume e Società, ha dimostrato che al netto di questi fattori, nonché di partite rinviate, recuperi, turni infrasettimanali e residui di tempi supplementari in Coppa Italia, le uniche giornate credibili della Serie A sono la settima, dove spicca Palermo-Cesena, e la ventitreesima, col big match Chievo-Sampdoria. L’abbonamento alla pay tv va tuttavia pagato per cinquantadue settimane l’anno.

Dopo il fallimento del mondiale in Brasile, l’estate è stata foriera di grandi novità per il calcio italiano. Al commissario tecnico e sagrestano unico della Nazionale Cesare Prandelli è succeduto Antonio Conte, sul quale non faremo battute perché Gene Gnocchi le ha già finite tutte. Grandi novità anche in Federazione Italiana Giuoco Calcio, dove alle dimissioni del presidente Abete e del vicepresidente Albertini ha fatto seguito la candidatura al posto dell’ex presidente Abete dell’ex vicepresidente Albertini. Alla fine però l’ha spuntata Carlo Tavecchio, nonostante la strenua lotta mediatica oppostagli dal suo principale avversario, Carlo Tavecchio. Deve dire grazie anche al sostegno dell’erudito presidente della Lazio Claudio Lotito, il quale ha voluto imporre una vera e propria rivoluzione culturale a Coverciano: dalla prossima partita le felpe della Nazionale recheranno sul petto la dicitura Italia, Italiae, Italiae, Italiam e così via fino alla quinta declinazione. Unica eccezione per il ct Conte: la sua felpa potrà riportare fino a tre errori di grammatica.

Fatto sta che i tifosi possono finalmente spaparanzarsi sul divano e godersi un’offerta televisiva senza precedenti. Rai Sport – il cui nuovo direttore è Carlo Paris, noto per rivolgere agli allenatori domande sempre scomode in quanto poste sovente verso le ventitré e trenta, in piedi, sotto la pioggia battente, con gravi conseguenze sulle giunture – offrirà ogni domenica sera le immagini esclusive della lotta nel fango fra Paola Ferrari e Sabrina Gandolfi. Mediaset Premium offrirà un nuovo servizio esclusivo: Sandro Piccinini verrà a fare le telecronache direttamente a casa vostra e strillerà “Incredibile!” tutte le volte che farete pipì senza bagnare la tazza. Seguire il calcio internazionale non è mai stato facile come quest’anno: tutta l’Europa League su Mediaset, tutta la Champions League su Sky, tranne una partita del mercoledì che va in onda su Canale 5, a parte l’eventuale primo tempo supplementare che potrebbe andare in onda su Top Crime, a meno che non sia impegnata una rappresentativa dell’Azerbaigian, nel qual caso i calci d’angolo verrebbero mostrati su Gambero Rosso mentre tutte le rimesse laterali spetterebbero a Rai Yo Yo. Se invece volete sapere come stanno andando i Mondiali di basket, vi conviene affidarvi a una medium.

giovedì 11 settembre 2014

Due cosette. Anzitutto oggi giovedì 11 settembre, al Collegio Ghislieri di Pavia, c'è la presentazione de Le catene della sinistra di Claudio Cerasa (Rizzoli). Appuntamento alle 17:30. Ci saranno l'ex sindaco Alessandro Cattaneo, il politologo Riccardo Puglisi e naturalmente Claudio Cerasa, caporedattore del Foglio.

Dopo di che piglio il treno e vado a Modena per il Festival Filosofia, come ogni anno. Gli stalker e le stalker potranno trovarmi agevolmente seguendo questo calendario:
venerdì 12 presento Alessandro Baricco che parla della fama di Achille a Modena, in Piazza Grande, alle 21;
sabato 13 presento  Fabio Mini che parla di eroi di guerra a Modena, in piazza XX Settembre, alle 10; e poi Ellis Cashmore che parla di celebrità sportive sempre a Modena però in Piazza Grande, alle 11.30; quindi trasferta a Sassuolo per intervistare il pallavolista Franco Bertoli nel ruolo di vecchia gloria, alle 19:30;
domenica mattina dormo, mentre nel pomeriggio di domenica 14 torno a Sassuolo per presentare Roberta De Monticelli che parla del rispetto alle 16:30 e Carlo Sini che parla di potere invisibile alle 18.
Se venite a Modena per motivi diversi dall'inseguirmi, trovate il programma completo del Festival cliccando qui.

lunedì 8 settembre 2014

La prima puntata di Declino e caduta, nuova rubrica di satira ogni settimana su Tempi, si trova qui sotto, eccezionalmente gratis.

---

Purtroppo ha ragione Eugenio Scalfari. Fonti certe, anzi reparti speciali addestrati a leggere i suoi editoriali domenicali senza addormentarsi sul divano e risvegliarsi di mercoledì, assicurano che la sua ultima argomentazione è stata: il califfato è alle porte ma l’occidente è troppo impegnato a rovesciarsi secchi d’acqua gelata in testa. A parziale discolpa dell’occidente bisogna ricordare che l’ice bucket challenge serve a combattere la Sla e che la meritoria iniziativa si è subito riverberata in ogni campo della scienza medica. Umberto Veronesi si è sottoposto a una doccia di residui siderurgici per combattere il tumore. Paolo Crepet si è rovesciato in testa un secchio vuoto contro i disturbi della personalità. Per combattere il metodo Stamina il pm Guariniello ha rovesciato un secchio di cellule sequestrate in testa a Vannoni. Vibranti polemiche hanno corredato il dibattito su cosa rovesciarsi in testa per combattere la stitichezza. Contro il mal di testa si può invece prendere un’aspirina effervescente tirandosi il contenuto del bicchiere in faccia. Si è presto capito che l’iniziativa avrebbe finalmente risolto annosi problemi della società odierna. A Palermo il Girotondo della Legalità Impanata ha combattuto la mafia tenendo la testa per ore sotto un rubinetto, tanto non c’era acqua; l’iniziativa è stata contestata dall’Altalena per la Legalità Soffritta, secondo la quale la mafia va combattuta saltando dall’Etna in una vasca da bagno, tanto l’acqua non c’è lo stesso. Molti cittadini americani hanno dato l’esempio camminando sui carboni ardenti per combattere la crisi dei mutui subprime. La crisi dei mutui subrpime, per tutta risposta, ha combattuto i carboni ardenti camminando su molti cittadini americani. Contro l’operazione Mare Nostrum Angelino Alfano ha dato l’esempio camminando sulle acque; dopo di che Matteo Renzi se le è rovesciate in testa per andare sul sicuro. Poi ha nominato Angela Merkel, che gliele ha rovesciate in testa per andare sul sicuro anche lei. L’editoriale con cui Scalfari stigmatizzava questa deriva goliardica non è rimasto lettera morta: un gruppo di appassionati lettori di Repubblica – denominatosi Nascondino della Legalità in Carrozza – ha proposto un metodo innovativo per combattere il califfato. C’è bisogno soltanto di un amico munito di smartphone che riprenda l’attivista pacifista mentre si decapita da solo dopo avere nominato almeno tre persone che sono tenute a decapitarsi anch’esse, pena la consegna allo Stato Islamico della città in cui hanno eletto residenza fiscale. L’iniziativa è stata reputata troppo blanda da un gruppo più oltranzista di lettori di Repubblica – autoproclamatosi Playstation della Legalità alla Tartara – che ha controproposto di farsi riprendere mentre si legge ad alta voce l’editoriale di Scalfari, tutto. Per non essere da meno dell’ideatore dell’ice bucket challenge, annegato recentemente, il leader del gruppo si è sacrificato fra i cilindri di una rotativa.

sabato 6 settembre 2014

E ora, qualcosa di completamente diverso.

A partire da oggi, ogni settimana su Tempi in edicola trovate una nuova rubrica di satira. La scrivo io. Si chiama Declino e caduta.




Giova ricordare che Tempi esce a Milano il giovedì, nel resto della Lombardia il venerdì, in tutta Italia il sabato e di domenica anche in Puglia.