martedì 15 aprile 2008
Risveglio
Buongiorno, sono tornato. Mi hanno detto che ci sono state le elezioni.
Fair play. Innanzitutto mi complimento con gli amici del Pd per la storica rimonta che hanno realizzato negli exit poll. Quindi con gli amici dell'Udc, che a seguito della loro coraggiosa scelta di dar voce all'antiberlusconismo moderato e di palesarsi come decisiva coscienza costituzionale (qualsiasi cosa significhi questa circonlocuzione di Buttiglione) hanno conseguito un cospicuo numero di senatori, quasi comparabile a quello dell'Svp. Inoltre con gli amici della Sinistra Arcobaleno, che nonostante un lieve calo è comunque riuscita a ottenere più voti di Giuliano Ferrara. Infine una virile stretta di mano a Boselli, l'unico capace della storica impresa di eliminare i Socialisti dal Parlamento dopo cent'anni e più.
Where have all the flowers gone? Niente più Ulivo né Quercia né Margherita né Rosa nel pugno né cespugli vari.
Merci beaucoup. Ringraziare Berlusconi sarebbe ridondante. Ringraziare i vari esponenti del Pdl che sono venuti personalmente a Gravina farebbe torto a quelli che sono andati in giro per gli altri ottomila comuni d'Italia. Ringraziare gli amici che ogni volta che Berlusconi vince minacciano di espatriare è inutile perché tanto restano sempre qui a lamentarsi di pagare meno tasse. Allora abbraccio virtualmente i blogger politicizzati che per due anni hanno sofferto per me e oggi festeggiano o si godono il meritato sonno: Perla Scandinava, Maria Luisa Rossi Hawkins,
Fausto Carioti e Roberto Alfatti Appetiti. Ringraziamenti particolari alla comunità di TocqueVille e al geniale The Right Nation, che mi ha consentito di darmi improvvisamente all'ippica.
Attendo ancora la telefonata di Mulas, che nel 2006 aveva detto testualmente: "Se candidiamo Veltroni, Berlusconi è rovinato" [h 15:19 Rettifica, Mulas mi ha appena scritto: "Io sono giovane e quindi ti mando un sms. Auguri e buon lavoro"]. Infine tre abbracci speciali a persone che non mi conoscono. A Umberto Bossi, che merita affetto incondizionato e non le brutalità che da quindici anni gli riservano i cosiddetti progressisti. A Giuliano Ferrara che sostengo con amore e buonumore. A Gianfranco Fini, che quando ho iniziato a tifare per lui prendeva il 5% e ora siamo al 38.
Miracolo a Gravina. A Gravina, negli anni '50 venivano i kolkhoziani a tenere conferenze in Russo, e i gravinesi applaudivano. A Gravina, alle elezioni comunali vinceva sempre il centrosinistra, alle politiche non ne parliamo. A Gravina, l'ultimo sindaco è stato eletto con due voti su tre al primo turno, ed è segretario cittadino del Partito Democratico. Stamattina vado dal giornalaio e scopro che a Gravina il Pdl ha preso il 49,7%. A Gravina! (Al riguardo va rimarcato il merito di un amico, Pino Prezzano, vicepresidente del consiglio comunale e capo dell'opposizione; è un amico e da oggi, fra qualche ora, sarà finalmente attivo il suo blog: Rialzati, Gravina!).
h 15:36 Oscar per la migliore interpretazione da non protagonista al nobile Tommaso Staiti di Cuddia, mitico esponente del Msi per il quale non si può che provare ammirazione. Quando Storace gli ha proposto di candidarsi ne La Destra, lui ha accettato a patto che gli fosse garantito l'ultimo posto in lista. La classe resiste ai cambiamenti di simbolo.
Oscar per la migliore vignetta a Vincino sul Corriere della Sera: si vede un coccodrillo con la faccia di Veltroni che piange mentre mangia Bertinotti.
Oscar per la migliore insinuazione sottile a Enrico Mentana, durante Matrix di ieri sera: "Bersani, lei sta insinuando che Mediaset abbia qualcosa a che fare con Berlusconi?"
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