Ferma restando la mia convinzione che un politico debba pensare a governare e che, una volta governato, a fine giornata può scegliere il passatempo che più lo aggrada senza per questo dover venire ricattato o incorrere nello scandalo degli scagliatori professionisti di prime pietre; e fermo restando un certo sospetto per la netta distinzione fra i politici di centrodestra che, da Cosimo Mele in poi, vanno tutti a donne e i politici di centrosinistra che, da Silvio Sircana in poi, vanno tutti a transe; fermo restando tutto ciò, al governatore del Lazio suggerisco la prossima volta di ispirarsi all'esperienza pregressa di Oscar Wilde. Un giorno un giovanotto di malaffare lo avvicinò mostrandogli una lettera compromettente scritta da Wilde a un altro puttanello e chiedendogli in ricatto una determinata somma; Wilde prese la lettera, la soppesò e la restituì al giovanotto dicendogli sdegnato: "Le cose che scrivo sono abitualmente valutate almeno il doppio". Marrazzo avrebbe dovuto fare uguale: guardare il video, sputare in faccia ai tre carabinieri che gli chiedevano chissà quanto e rispondere loro: "Guardate che per apparire in tv venivo pagato almeno il doppio".
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