In mancanza di meglio, consoliamoci con le disgrazie altrui. Edgar Davids, noto ex giocatore della Juventus e - anche se è meglio dimenticarselo - pure del Milan, ha recentemente rilasciato un'intervista a FourFourTwo, menasile di calcio inglese quasi intelligente. Riporto una domanda e una risposta che mi hanno particolarmente colpito.
D: Nel 1996 sei stato comprato dal Milan e ti sei subito rotto una gamba. Com'è stato infortunarsi all'estero non appena avevi iniziato a lavorare per un nuovo club?
R: Quello è stato uno dei peggiori periodi della mia vita perché sei lì, non parli bene la lingua, stai seduto a casa davanti alla televisione e non capisci metà di quello che dice. Le prime due settimane non puoi muoverti perché hai paura di beccarti una trombosi. Quant'è stato brutto.
La cosa peggiore, interpretando il pensiero di Davids, è che in una situazione del genere pensi solamente alla tua gamba e all'eventualità che per qualche complicazione te la amputino o si stacchi da sola. Per fortuna di lì a poco ha avuto un glaucoma e quindi ha potuto pensare ad altro.
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