mercoledì 9 giugno 2010
Meno Saviani e più Baresani. In una nazione in cui la bravura di un autore si calcola misurando all’ingrosso la verità che infila nelle sue opere, non potrà mai ricevere l’attenzione che merita Un’estate fa di Camilla Baresani. Siccome la principale voce narrante è una signora della sua stessa generazione che racconta l’editoria e la cultura italiane (due cose ben distinte), tutti giù a ponderare chi sia davvero questo e chi sia davvero quell’altro e soprattutto a cercare rivelazioni su chi vada a letto con chi altro. Invece Un’estate fa non è un romanzo a chiave ma un romanzo di conversazione, in cui i personaggi sono pretesto per le idee, ivi inclusi alcuni preziosi suggerimenti su come presentare un libro senza averlo non solo letto ma nemmeno aperto; e il punto di vista dell’autrice sembra coincidere con quello di un maschio che come voce narrante interviene poco e niente.
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