mercoledì 25 agosto 2010
Quando inizia la scuola? Chi lo sa, non la frequento più dagli anni ’90. In compenso ritengo che per capirla possa bastare leggere Edmondo De Amicis – ovviamente non Cuore ma Amore e ginnastica. La storia verte su tutt’altro ma vi è incastonato nel mezzo il lamento del provveditore, che riproduco per intero: “E non dico del resto, dei lamenti senza fine che ci piovono dalle famiglie per una votazione ingiusta, per un rimprovero non meritato, per la scuola troppo fredda o troppo calda, per le tossi, per gli orecchioni, per le malattie d’occhi. E poi, signore offese per una parola, maestre che si credono perseguitate, direttrici… queste benedette direttrici, che son come le madri badesse dei tempi andati… E aggiunga un ginepraio di questioni per ogni esame di concorso, per ogni trasferimento, per ogni distinzione, per ogni castigo… Immagini le difficoltà, mio caro signore, immagini la delicatezza, immagini il tatto che ci vuole”. Era il 1892, è stato il 1992, sarà il 2092.
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