lunedì 17 gennaio 2011
Ma il proposito più neo-Risorgimentale di tutti m’era venuto in mente prima che l’anno nuovo iniziasse, mentre con un gruppetto di emigrati di concetto aspettavo per ore notizie sulla cancellazione del volo per Milano aggirandomi per l’aeroporto di Heathrow sommerso dalle neve. Qualcuno ha suggerito: è in momenti come questi che non bisogna chiedersi cosa siamo venuti a fare in Inghilterra, altrimenti l’unica risposta ragionevole sarebbe pigliare cappello e non tornare mai più. Al che abbiamo fatto due conti. Eravamo accademici, designer, bancari, architetti, giuristi, cuochi e addirittura un organizzatore di Olimpiadi, tutti attorno allo stesso tavolo e tutti con la fregola di scappare prima di Natale. Per un attimo, credo, abbiamo pensato di farlo davvero: andarcene senza curarci del biglietto di ritorno e lasciare che quest’isola affondasse. Poi ci sarebbe stato da conquistare l’Italia mettendola in mano agli accademici, designer, bancari, architetti, giuristi, cuochi e organizzatori di Olimpiadi già costretti a espatriare per i motivi più diversi, ma è un altro discorso.
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