giovedì 3 febbraio 2011

La barzelletta, do per scontato che già la conosciate (Prodi e Di Pietro vengono sequestrati da una tribù di selvaggi, il cui capo propone loro l’alternativa fra “bunga bunga” e “a morte”. Prodi, coraggioso al solito, opta per il “bunga bunga” e viene brutalmente sodomizzato dall’intera tribù. Viene quindi posto di fronte alla stessa alternativa Di Pietro il quale, furbissimo al solito, terrorizzato dal “bunga bunga” sceglie senza esitazione la morte. Al che il capo dei selvaggi gli accorda: “Va bene: prima bunga bunga e poi a morte”), e vabbe’. Poi l’altro giorno, durante una festa, gli salta in mente di dire che lui e il pianista sono stati protagonisti di migliaia di “bunga bunga”: quello suonava e lui cantava. E vabbe’. Poi, a festa finita, prima che gli amici se ne vadano a quanto pare acchiappa un microfono e proclama: “E adesso, bunga bunga per tutti: offro io!”. Per una curiosa circostanza, proprio ieri m’è caduto l’occhio su una frase profetica di Aldo Busi, risalente a La Delfina Bizantina, 1986: “Gentili ascoltatori, il programma vi è stato offerto dalla Grappa Tuber lusconi, al famoso spirito di patate”.

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