giovedì 12 gennaio 2012

Fra i Mille ce n'era uno che si chiamava Tedesco ma nel corso della rotta volle cambiarsi il cognome per disprezzo della nazionalità che esprimeva. Fu troppo zelo: il nemico era in realtà l'austriaco, ma similia cum similibus. Quando morirò andrò subito in infera ricerca di questo ex-Tedesco e gli racconterò come abbiamo celebrato il centocinquantesimo dell'unificazione d'Italia, che se non gli costò la vita quanto meno gli mise addosso un po' di cacarella al sibilare delle cannonate regie: abbiamo preso uno che ne avrà fatte di ogni ma almeno ha iniziato la propria carriera politica esordendo in un videomessaggio con "l'Italia è il paese che amo" e l'abbiamo sostituito con un altro che in attesa di andare a incontrare il cancelliere della Germania rilascia un'intervista a un quotidiano molto letto in Germania in cui dichiara solennemente, tanto per far capire la differenza ai più distratti: "Io amo la Germania".