La parola, quella parola che nessuno pronunzia da diciott'anni, continua a non venire pronunziata perché i festeggiamenti previsti per la domenica precedente hanno dovuto subire un necessario rinvio: alla Roma bastava vincere col Napoli o attendere che la Juventus pareggiasse, e invece i risultati si sono invertiti così che la Roma ha pareggiato, la Juventus ha vinto, e la Gazzetta dello Sport ha erroneamente diffuso un inserto speciale con una settimana d'anticipo, celebrando la Roma campione d'Italia quando ancora le mancava una partita, l'ultima ed estrema. Si calcola quante tonnellate di rogna possa portare una disattenzione del genere. Gli ottantamila sugli spalti, se potessero, scenderebbero in campo loro a giocare contro il Parma, tutti e ottantamila contro gli undici avversari peraltro bravini (c'è ancora Buffon che sarà presto juventino, ci sono Almeyda e Di Vaio che erano laziali), ma sono troppo impegnati nel gesticolio apotropaico per poter farlo.
Su Quasi Rete l'anticipo di questa settimana è Roma-Parma 3-1, il giorno dell'ultimo scudetto della Maggica. Se non vi basta, c'è pur sempre il libro che peraltro verrà presentato da Roberto Beccantini alla Libreria dello Sport di Milano (Via Carducci, 9), alle ore diciotto di oggi venerdì 17, in spregio a ogni scaramanzia.