venerdì 23 marzo 2012

Altresì il giovane d'oggi è un energumeno sicuro che il calcio coincida con la televisione, che l'importanza di un match si misuri in base al novero delle telecamere, che una giocata sia spettacolare solo perché inquadrata bene, che un calciatore sia decisivo solo perché quando lui prende palla il telecronista strilla: "Incredibile!". Per punizione, così impara, lo sottoporrò al trattamento Ludovico: stecchini sotto le palpebre e visione coatta di uno spezzone in bianco e nero della Domenica Sportiva. L'immagine sulle prime non si distingue, gira su sé stessa, sembra che un'invisibile manovella la governi furiosamente, fino a che non si staglia un'ampia, ineffabile cravatta a fiorelloni: è del presentatore che saluta gli amici sportivi grattandosi la pelata mentre pronunzia "girone di ritorno", e poi seguitando a compiere insistiti gesti di invettiva con la medesima mano sinistra, rivolgendosi al pubblico rimasto a casa, scandendo ogni parola riguardo al Cagliari che vince per la quinta giornata consecutiva.


Su Quasi Rete l'anticipo di questa settimana è Lazio-Cagliari 0-2 del primo febbraio 1970.