La differenza fondamentale che intercorreva fra Gianni Bugno e Claudio Chiappucci era che Bugno era come il gentiluomo che s'incravattava e si preparava in ogni dettaglio per inginocchiarsi davanti a una donna, con tutto il rischio che magari costei gli rifiutasse l'anello; Chiappucci era come il gentiluomo che tocca il culo a tutte tanto prima o poi qualcuna ci sta. Quando arrivano al Tour del 1990, il momento sembra d'oro per entrambi.
Il racconto dell'estate. Contro il logorio del ciclismo moderno, su Quasi Rete illustro la maniera sensazionale in cui Bugno riuscì a non indossare la maglia gialla neanche un pomeriggio, e Chiappucci invece sì. Oggi la prima puntata: cose che potete trovare solo sul blog letterario della Gazzetta dello Sport.