Gli italiani, che tragedy, non sanno l'Inglese. Ieri ad esempio è stato diffuso un video in cui il sottosegretario a non so che Michaela Biancofiore dichiarava alla Bbc che Berlusconi è innocent, mica delinquent. Allora giù improperi e sberleffi da parte del cosiddetto popolo di internet, cioè il quarto Stato composto da chi anziché fare qualcosa sta seduto ad aspettare di criticare quello che fanno gli altri: che imbarazzo la Biancofiore che parla Inglese togliendo le vocali in coda alle parole, the vocals from the parols. Ebbene, se il popolo di internet sapesse l'Inglese saprebbe anche che si tratta di una lingua composita che assomma termini di origine sassone a termini di derivazione latina, i quali pertanto spesso coincidono con quelli italiani scevri dell'ultima vocale. Se avesse mai prestato opera di traduzione o interpretariato, il popolo di internet, saprebbe che l'Inglese più diventa difficile per loro più diventa facile per noi, ovvero che i termini inglesi più aulici sono proprio quelli di origine latina che risultano più immediati e intuitivi per gli italiani. Se il popolo di internet avesse quanto meno letto Beppe Severgnini, saprebbe che costui si rallegra all'idea che in quanto italiani latinofoni disponiamo di un arsenale di termini elementari che ci consente di parlare un Inglese sofisticatissimo per i madrelingua. Se possedesse un dizionario Inglese/Italiano, il popolo di internet, potrebbe trovarci scritto (ricopio dal mio Hazon/Garzanti): "Innocent, agg., innocente, non colpevole: the accused (o the defendant) is innocent, l'imputato è innocente. Delinquent, agg., (dir.) colpevole, (amm.) inadempiente, insolvente: s. juvenile delinquent, delinquente minorenne". Ora, non voglio dire che Michaela Biancofiore conosca a memoria il dizionario, ed è magari probabile che andando a intuito sappia l'Inglese a sua insaputa; fatto sta che il famoso popolo di internet è composto da una manica di presumptuous ignorants.
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