mercoledì 12 marzo 2014
Una volta passi, due no. La stagione di prosa del teatro Fraschini prevede ogni anno un turno infrasettimanale che, nel caso del mio abbonamento, cade sempre di martedì. Lo scorso anno era coinciso con una partita del Milan, e che partita: la trasferta a Barcellona del 12 marzo 2013 per gli ottavi di Champions League, dopo che l'andata era finita 2-0 per noi. Io sono una persona civile e a teatro non porto mai il telefonino onde non correre il rischio di disturbare. Mi ero quindi messo l'animo in pace riguardo al risultato, che avrei appreso solo rincasando a spettacolo finito. Il sipario si alza sempre alle 21 quindi d'abitudine mi muovo da casa un quarto d'ora prima, proprio al momento del calcio d'inizio. L'anno scorso, nemmeno il tempo di arrivare all'angolo dell'isolato del teatro e il maxischermo di un locale guardato furtivamente attraverso la vetrina mi aveva informato che Messi aveva già segnato e che il Barcellona (che mi fa schifo) stava già vincendo 1-0. La partita era virtualmente finita prima ancora che lo spettacolo fosse iniziato e, rientrato a casa, avevo appreso che il Milan ne aveva presi quattro. Anche ieri il sipario si alzava alle 21, anche ieri mi sono mosso di casa al calcio d'inizio, e nemmeno il tempo di uscire dall'antistante piazza con ampio parcheggio che l'urlo di un guidatore munito di autoradio mi ha informato che Diego Costa aveva già segnato e che l'Atlético Madrid stava già vincendo 1-0. La partita è virtualmente finita prima ancora che lo spettacolo iniziasse e, rientrato a casa, ho appreso che il Milan ne aveva presi quattro. L'anno prossimo mi conviene rinnovare l'abbonamento alla stagione di prosa o anziché andare a teatro resto a casa a guardare la partita? Alla fine l'occhio non vede ma il cuore duole lo stesso.
di che si parla?
almanacco del giorno stesso,
selvaggio e sentimentale