martedì 9 febbraio 2016
Immaginate di essere un romanziere ebreo, probabilmente il miglior romanziere ebreo vivente della vostra nazione, che per inciso è la stessa nazione di Shakespeare. Un editore vi contatta per farvi partecipare a una collana di riscritture di opere del Bardo e voi scegliete l'Amleto se non che l'editore vi dice, in sostanza, che essendo un romanziere ebreo vi tocca per forza Il mercante di Venezia. Sul Foglio in edicola oggi racconto la storia dello Shylock di Howard Jacobson e di come è riuscito a non trasformare un dramma contro gli ebrei in un romanzo a favore degli ebrei.