martedì 11 settembre 2007

L'uomo e il lavoratore

Avete mai cercato lavoro? Peggio per voi. Poiché non si trova, è tuttavia interessante cercarlo tramite le agenzie interinali, se non altro dal punto di vista antropologico. Chi come me arriva dal mondo accademico (e in virtù di ciò credeva di aver già visto cose che voi umani non potete immaginare nemmeno rifacendovi al cartone di Alice nel Paese delle Meraviglie) prima di metter piede nella prima agenzia interinale suppone che in fin dei conti siano tutte uguali (niente di più sbagliato) e non sa che gli si sta per dischiudere innanzi un mondo di visioni metafisiche (niente di più surreale). Stando alla mia personale esperienza, accumulata in due mattinate di passo veloce e colloqui a raffica, esistono sette diversi tipi di agenzie. Nel dettaglio:

Agenzia Gulliveriana: si citofona timidamente e si aspetta fuori mentre il gigantesco portone si schiude pian pianino. Si salgono varie scalinate e, quando si è perso l’orientamento, una targa grande quanto una finestra panoramica spiega che l’agenzia è lì. Si passa per una porticina minuscola, appiattendosi e acquattandosi al contempo, e si arriva nell’ingresso oblungo nel quale della benefattrice sociale, addetta alla raccolta e alla valutazione dei curriculum, si scorge soltanto l’attaccatura dei capelli dietro una scrivania tanto alta che per parlarvi l’un l’altro e tentare di guardarvi negli occhi dovete entrambi stare in piedi sulle punte. All’uscita (che avviene per disperata fuga dal mondo delle sproporzioni) bisogna nuovamente attendere l’apertura lenta lenta del mastodontico portone, sul quale un avviso scritto in corpo sette avvisa i dotati di migliori occhiali che si tratta di portone elettrico, raccomandandosi testualmente di non frapporsi a fermare la sua corsa.

Agenzia Zampe di Gallina: è necessario attendere il turno per il proprio colloquio ascoltando le dettagliate ambasce della benefattrice sociale A, preoccupata per l’invecchiamento della pelle, e i consigli di lifting dispensati dalla benefattrice sociale B, rifatta piuttosto bene, la quale vi accoglierà col disprezzo che si deve a chi solo perché è (relativamente) giovane crede di non aver bisogno di un corpo diverso da quello che gli è capitato.

Agenzia Ci Sono: trattasi di agenzia chiusa con due mandate ed evidente cartello che suggerisce di ripassare l’indomani, all’interno della quale una benefattrice sociale fa ampi gesti per richiamare la vostra attenzione urlando di là dal vetro insonorizzato: “È aperto, è aperto”. Una volta entrati, vi spiegherà che d’abitudine guarda chi passa e poi si regola a simpatia.

Agenzia Non Ci Sono: trattasi di agenzia aperta fino alle 13, non appena entrati nella quale vi viene notificato che essa agenzia sta per chiudere, essendo appena passato mezzogiorno, e che è meglio ripassare nel pomeriggio.

Agenzia Ci Sono e Non Ci Sono: trattasi di agenzia collocata, secondo il sito dell’Informagiovani, secondo le Pagine Gialle, secondo gli annunci pubblicitari e secondo l’opinione corrente in Via Michael Jordan 32, e nella quale capita di imbattersi andando da tutt’altra parte, all’altezza di Via Magic Johnson 23, quando invece in via Michael Jordan 32 il massimo che si riesce a trovare è una porta murata.

Agenzia Vaticana: in questo caso la colpa non va ascritta all’agenzia, invero funzionalissima, né alla benefattrice sociale, invero professionalissima, ma al candidato alla presentazione e alla valutazione del proprio curriculum, che per convenzione nomineremo Gurrado. La benefattrice sociale esprime a Gurrado il proprio parere spassionato, secondo il quale il suo curriculum ben si attaglierebbe a una carriera nel campo della comunicazione aziendale o della selezione del personale o nella gestione delle risorse umane; ciò nondimeno gli chiede che mestiere, in assoluto, gli piacerebbe fare qualora potesse scegliere. Ed ecco che Gurrado ha in visione la loggia pontificia che si apre, e il cardinale protodiacono che declama al popolo che freme: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! (il popolo giubila) Eminentissimum ac reverendissimum dominum (pausa a effetto, il popolo trattiene il fiato) Antonium (il popolo si gratta la testa) Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Gurrado (il popolo bofonchia) qui sibi nomen imposuit (il popolo accetta scommesse) Pium Decimum Tertium (il popolo si fa mussulmano).

Agenzia delle Indie Occidentali: si capisce di aver sbagliato rendendosi conto di essere l’unico bianco che sta compilando il modulo d’iscrizione.

Agenzia Cuoricino: la benefattrice sociale legge il vostro curriculum con attenzione inusitata, stupisce, si innamora, declama il vostro numero di cellulare, sbatte le palpebre e chiede se e quando può usarlo per chiamarvi. “Come lavoratore?”, indagate voi. “No, così, come uomo.” Sarà l’unica che vi richiamerà.

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