Caro Direttore,
le scrivo in menzione della sua richiesta di consiglio e soccorso riguardo alla presentazione della lista "Aborto? No Grazie". Sabato scorso ho avuto modo di parlare con Ignazio La Russa, che incontrava militanti e simpatizzanti del centrodestra per spiegar loro i dettagli del progetto del Popolo della Libertà; quand'è stato il mio turno gli ho chiesto se pensa che in extremis sarà possibile apparentare PdL e lista pro-life, e se in caso contrario il PdL si impegnerà comunque nella battaglia per la vita dal concepimento alla morte naturale. La Russa ha risposto, molto cortesemente, che l'apparentamento da me caldeggiato era inverosimile, mentre non dovevo aver dubbi sull'impegno del PdL sui temi eticamente sensibili, culminanti nella difesa della famiglia quale nucleo portante della società. Controprova ne è, ha continuato La Russa, che la lista pro-life non sarà presentata al Senato in Lombardia dove si ritiene che il capolista del PdL Formigoni dia sovrabbondanti garanzie.
Il confronto di sabato mi ha consentito di riflettere, e sono giunto alla conclusione che presentare la lista in sotterranea concorrenza con il PdL potrebbe portare a un risultato su scala nazionale più traballante per il Senato, stante il barocco sistema d'assegnazione dei premi di maggioranza, e potrebbe quindi avere come conseguenza indiretta un maggior peso numerico (e quindi una maggior voce in capitolo) del PD che si fa capitanare nientemeno che da Umberto Veronesi.
Per quel poco che conta, il mio spiccio suggerimento politico è di presentare la lista "Aborto? No Grazie" solo alla Camera e non al Senato, per poi fornire comunque un appoggio esterno alla maggioranza (spero) costituita dal PdL, che sicuramente le concederà sui temi eticamente sensibili maggior ascolto degli altri partiti di quest'arco costituzionale postmoderno.
Più di ogni altra cosa, tuttavia, ho a cuore di offrirle il mio sostegno umano: quando, come ieri, si trova precipitato nell'angoscia riguardo ai necessari dubbi che si affollano attorno alla lista che prende vita, si ricordi di San Paolo: "Ho combattuto la buona battaglia, ho portato a termine la mia corsa" (2Timoteo 4, 7). La sua buona battaglia è questa, la combatta senza pensare a chi corre o meno con lei.
Coraggio! Un abbraccio, fin dove arrivo.
G.
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