L’altro giorno, apparecchiando il pranzo, non ho trovato miglior distrazione che lo Studio Aperto di Italia1. Vi si mostrava un servizio in cui una giornalista d’assalto s’incuneava in una nave da crociera mostrandone la bellezze diverse e intervistando i suoi vari utenti – una sedicenne catarrosa, una coppia in viaggio di nozze, il solito stronzacchione brianzolo, etc. – i quali tutti magnificavano la dolce vita a bordo certificata particolarmente dall’emozione di poter incontrare di quando in quando, de visu, dei vip che usufruivano dei medesimi servizi della gente comune. Infatti la giornalista, scava scava, dietro una porta cosa non ti trova se non – annunzia trionfante – Debora Salvalaggio che su un lettino sta subendo professionali massaggi e che le concede lì per lì una breve intervista a dorso nudo (dorso, non torso)?
Io non ho nulla da contestare a tutto questo, fatta salva la singolare domanda: chi minchia è Debora Salvalaggio? Conscio della mia ignoranza, l’ho cercata sull’enciclopedia e non c’era. Certo di trovarmi di fronte a una lacuna dell’enciclopedista, l’ho altresì cercata sul Dizionario Illustrato Peruzzo Larousse, sul Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, sul Calendario Atlante De Agostini, sulla Letteratura Italiana Zanichelli, sul Grande libro dei Perché, sulla Storia d’Italia a Fumetti, nell’indice dei nomi delle Letters from Oxford di Hugh Trevor-Roper, sul Martirologio Romano, nell’elenco telefonico di Bari e Provincia 2006, nell’Atlante Storico Garzanti, nel Penguin Dictionary of Quotations, sul Voltaire Électronique, nelle dramatis personae di tutto il teatro shakespeariano, sulla mia rubrica del telefono, sulle Guide del Touring Club Italiano, nelle Notizie Storiche intorno alla Città di Gravina, nel Catalogo dei Manuali Hoepli, sul Dizionario dei Termini Scientifici, nell’indice degli argomenti dell’Antico Testamento, sull’Almanacco Illustrato del Calcio Panini 1991, sullo Student’s Dictionary Collins Cobuild, sull’Annuario Comboniano 1996, sul Dizionario Ragionato dei Sinonimi e dei Contrari Sansoni, sulle Vite di Benvenuto Cellini, sulla raccolta completa del Foglio e su Televideo. Niente.
Allora ho avuto un’illuminazione: dovevo cercarla sulla Garzantina della Televisione! Ma non c’era neanche lì.
Io non ho nulla da contestare a tutto questo, fatta salva la singolare domanda: chi minchia è Debora Salvalaggio? Conscio della mia ignoranza, l’ho cercata sull’enciclopedia e non c’era. Certo di trovarmi di fronte a una lacuna dell’enciclopedista, l’ho altresì cercata sul Dizionario Illustrato Peruzzo Larousse, sul Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, sul Calendario Atlante De Agostini, sulla Letteratura Italiana Zanichelli, sul Grande libro dei Perché, sulla Storia d’Italia a Fumetti, nell’indice dei nomi delle Letters from Oxford di Hugh Trevor-Roper, sul Martirologio Romano, nell’elenco telefonico di Bari e Provincia 2006, nell’Atlante Storico Garzanti, nel Penguin Dictionary of Quotations, sul Voltaire Électronique, nelle dramatis personae di tutto il teatro shakespeariano, sulla mia rubrica del telefono, sulle Guide del Touring Club Italiano, nelle Notizie Storiche intorno alla Città di Gravina, nel Catalogo dei Manuali Hoepli, sul Dizionario dei Termini Scientifici, nell’indice degli argomenti dell’Antico Testamento, sull’Almanacco Illustrato del Calcio Panini 1991, sullo Student’s Dictionary Collins Cobuild, sull’Annuario Comboniano 1996, sul Dizionario Ragionato dei Sinonimi e dei Contrari Sansoni, sulle Vite di Benvenuto Cellini, sulla raccolta completa del Foglio e su Televideo. Niente.
Allora ho avuto un’illuminazione: dovevo cercarla sulla Garzantina della Televisione! Ma non c’era neanche lì.
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