Adesso è colpa del microonde. Ha fatto scalpore anche in Italia l’inchiesta della Nuffield Health sulla vita privata degli inglesi, dalla quale è emerso che tre su quattro non hanno né tempo né forza né voglia di fare l’amore. Tuttavia non sorprende il risultato in sé quanto le motivazioni che la direttrice della Nuffield, Sarah Dauncey, ha espresso nelle sue dichiarazioni alla stampa. Pare che “la creazione di una Gran Bretagna pericolosamente pigra e accidiosa”, nonché eroticamente lobotomizzata, sia dovuta a “cibi precotti, telecomandi e shopping online”.
Mi sembra una bugia pietosa, questa che il calo del desiderio nazionale sia dovuto alla proliferazione di vaschette di shepherd’s pie e cannelloni di dubbia provenienza da infilare nel microonde per cenare tre minuti dopo il rientro dall’ufficio. Cinque anni fa l’antropologa Kate Fox stava scrivendo il suo libro più celebre, Watching the English, e riferiva che una volta arrivata al capitolo sul sesso i suoi amici si erano divisi in due fazioni: quelli che ritenevano che sarebbe stato molto breve e quelli che si aspettavano una ventina di pagine bianche. I microonde non erano menzionati e nemmeno i telecomandi.
Le vere ragioni per cui gli inglesi non hanno voglia di riprodursi sono molteplici. Una si aggira per Oxford in questi giorni e consiste in un enorme cartellone pubblicitario che fa terrorismo psicologico dalla fiancata di svariati autobus: “Hai meno di 24 anni? Hai mai fatto sesso? Sai cos’è la clamidia? Una persona su dieci è infetta, scopri se sei tu!”. Un’altra ragione è andata in onda ad aprile su Channel4 per quattro sere di fila. Si chiamava The Sex Education vs. Pornography e la conduttrice Anna Richardson intraprendeva un tour delle scuole superiori britanniche allo scopo di dimostrare brillantemente agli studenti che il sesso non ha nulla a che vedere con la bellezza né con l’attrazione fisica, e che anzi una donna ben curata dà inevitabilmente l’idea di essere un po’ zoccola. Allo scopo la stessa Richardson, che è piuttosto attraente, si conciava da zoccola e andava in giro per Carnaby Street chiedendo ai passanti se sembrava una zoccola. Gli inglesi sono educati e tendevano ad assecondarla.
Non bastassero
La quarta ragione è il saturday night boozing, la bisboccia del sabato sera. Vagano per il centro frotte di bachelorettes travestite da infermiere sexy, con la giarrettiera in bell’evidenza o le orecchie da coniglietta sui capelli. Nonché ragazzine con gonne sempre più corte e senza calze anche in pieno inverno, tanto per far capire che sono up to it – ossia che ci stanno – e che per due rum si può accompagnarle in bagno, tanto la mattina dopo ricorderanno ben poco. Le inseguono armenti di giovanottoni che per attaccare discorso devono farsi coraggio a suon di birra. Nel Three Goats Heads, il più bel pub di Oxford, un cartello vicino alla latrina rammenta che alcune signorine possono non gradire l’idea di venire approcciate da un anglosassone puzzolente che balbetta frasi sconnesse e poi crolla esanime ai loro piedi.
La quinta causa è la più grave. La morale vittoriana è tramontata e nulla più è proibito, ergo gli inglesi non hanno voglia di fare l'amore perché nessuno cerca di impedirglielo.
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