mercoledì 7 ottobre 2009

Grazie Pio

Su turcu non si cheret reduire,
anzis pro gherrare est animosu,
s'arabu inferocidu est coraggiosu,
si parat prontu né cheret fuire.
(Grazia Deledda, Canne al vento)

Va bene che otto anni fa esatti esatti, 7 ottobre 2001, iniziava l'operazione Enduring Freedom ovvero la (tardiva forse) contromossa americana in Afghanistan, ma io sono piuttosto restio a dare troppa importanza agli avvenimenti accaduti dopo la rivoluzione francese. E poi gli anni passano ma i giorni restano. Ogni 7 ottobre, se siete decenti abbastanza da controllare sul calendario, risulta che sia la festa della Beata Vergine del Rosario. Se per errore il calendario risalisse a un centinaio d'anni fa notereste invece la festa di Nostra Signora della Vittoria. Ragion per cui io oggi tenderei a fare gli auguri non solo alle Marie Rosarie ma anche alle Marie Vittorie, che invece tendono a festeggiare il 23 dicembre come delle Vittorie qualsiasi; ma è un secol reo e dobbiamo accontentarci che festeggino.

La Beata Vergine del Rosario e Nostra Signora della Vittoria non solo sono la stessa persona, con tutta evidenza la Madonna, ma hanno anche lo stesso motivo risalente alla prima operazione Enduring Freedom della storia. Il 7 ottobre 1571 la Lega Santa - coalizione fra Venezia, Genova, la Spagna e la Santa Sede - sconfisse nelle acque di Lepanto l'impero ottomano. Vittoria di relativa importanza storica in sé, ebbe uno spropositato effetto propagandistico e infondé nuove energie in un Occidente sfiduciato.

Il tocco di genio sulla vittoria di Lepanto fu dato dal capo morale della Lega Santa, papa Pio V. Il 7 ottobre 1751 questi stava consuetamente pregando nelle sue stanze quando gli apparve un angelo e dischiuse i tendaggi che riparavano Sua Santità dal sole. In miracolosa presa diretta, Pio V poté assistere in presa diretta alla battaglia di cui era stato ispiratore e fomentatore, potendo dunque testimoniare la vittoria con largo anticipo sul lento corso delle notizie ufficiali - che raggiunsero Roma a fine mese.

Né questo fu l'unico merito di Pio V, giustamente santo. Nel momento della vittoriosa apparizione stava recitando il Rosario, che la tradizione popolare aveva creato da tempo ma che lui aveva organizzato in una devozione coerente, esattamente come lo recitiamo ancora oggi, proprio in lode della vittoria di Lepanto. Ancora oggi ogni Rosario è una corona che si aggiunge alla vittoria di quattrocentotrentotto anni fa. Dedicò dunque il 7 ottobre alla Madonna che aveva supportato le flotte della Lega Santa a Lepanto, appunto Nostra Signora della Vittoria, che solo recentemente calendaristi più prudenti hanno derubricato a Beata Vergine del Rosario.

(Merito meno spettacolare ma più importante per i fatti miei, Pio V aveva fondato a Pavia il Collegio Ghislieri nel quale m'è capitato di trascorrere svariati miliardi di quarti d'ora).

Ogni 7 ottobre cerchiamo di ricordarci che di questo passo potrebbe essere l'ultimo anniversario della battaglia di Lepanto che riusciamo a celebrare liberamente.

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