martedì 13 aprile 2010
Sorgano cento, mille Vigevano; si vigevanizzi l’Italia intera. A me non interessano le beghe locali né i motivi per cui un partito sceglie di avversare nelle comunali i suoi alleati in Regione e al Governo; mi interessa l’eterogenesi dei fini che va oltre le intenzioni dei vicerè di provincia e che mai si sono manifestate così chiaramente come nei risultati del ballottaggio di ieri. Sarà anche un paese di scarpari arricchiti, ma gli elettori di Vigevano hanno dato fiato alla provvidenza eleggendo un sindaco leghista con il 72% dei voti; il suo avversario, candidato del Pdl, si è fermato al 28 pur essendo sostenuto da Udc, Verdi e una lista civica che si chiamava Vigevano futurista. Ulteriore prova che l’Udc è decisiva: senza di loro non si perde.
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