giovedì 8 luglio 2010

Come si fa a fidarsi di uno che legge Repubblica? Va a finire che prima ti chiede come stai poi fraintende la tua risposta, la diffonde in maniera tendenziosa, sbaglia lo spelling del tuo cognome, ti attribuisce informazioni biografiche erronee prese a casaccio da internet; se lo chiami per chiarire le cose pubblica il testo della telefonata per due settimane di fila; se ti azzardi a riattaccare ti trovi la porta di casa sommersa di post-it gialli in cui rivendica il diritto alla libertà di parola – la sua.

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