venerdì 28 ottobre 2011

Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo sport e dall'azione cattolica. Ora, se devo giudicare dalle persone che abitualmente gestiscono quest'ultima, probabilmente è un bene (l'ha detto fra le righe anche il Papa ieri ad Assisi e per accorgersene non ci voleva molto, bastava essere cattolici); per quel che concerne lo sport la situazione è più controversa. Per riuscire a spiegarlo bene mi ci vorrebbe tutto il talento dei contemporanei romanzieri patri, che in Italiano neo-standard riempiono i loro volumi di frasette brevi come se avessero il singhiozzo e usano a ogni pie' sospinto l'aggettivo dimostrativo "quello, quella, quel".


Tranquillizzatevi, perfino con premesse del genere riesco agevolmente ad arrivare al punto e trattare, come ogni settimana su Quasi Rete de La Gazzetta dello Sport, l'anticipo di turno: oggi è Inter-Juventus 2-2 del 9 marzo 2002, benedetto da una doppietta epocale di Clarence Seedorf. Dov'ero quella sera?