Il tempismo è perfetto in quanto casca nel momento in cui da più parti si saluta la fine di una politica mercificata e basata sulla comunicazione pubblicitaria (il famoso partito-azienda) che dovrebbe lasciare spazio a una politica più etica, fondata sui capisaldi di responsabilità, onestà e verità. Bene, bastano tredici pagine del libro di Buzzi per capire da che parte stia la fregatura.
Ammettetelo, voi avete sempre creduto che il successo di Berlusconi sia stato basato su un sapiente utilizzo dei meccanismi pubblicitari. Vi sbagliate. Quelli che hanno fondato tutta la propria propaganda sui cardini più infingardi della pubblicità ingannevole sono tutti i vari Obama e Nichi Vendola, con i loro compagni che stanno nel mezzo, ovvero la sinistra globale. Lo dimostra un insospettabile saggio del 1964: La tigre domestica di Giancarlo Buzzi, appena ripubblicato da Hacca con un decisivo capitolo inedito. Ne disquisisco sul Foglio in edicola oggi.