venerdì 27 gennaio 2012
Sono saggio abbastanza da non contemplare sul mio calendario nessuna ricorrenza che non sia sacra; pertanto che oggi sia il giorno della memoria o la liberazione o la sagra del bicarbonato di sodio o l'anniversario del Mundial '82 mi è completamente indifferente: ritengo che una persona non debba cambiare priorità o, peggio, idee a seconda di quello che trova scritto su un'agendina. Propongo però che il giorno della memoria venga ribattezzato "giorno dell'improvviso sovvenire": è più adatto alla sua utenza, in larga parte composta da un ceto medio riflessivo che passa la data odierna a struggersi davanti a film o articoli a tema preconfezionato ma dal 28 gennaio dell'anno prima al 26 gennaio dell'anno è colta da amnesia e vota antisionista perché è più chic.