martedì 10 luglio 2012

Insomma, uno scorre il primo numero del nuovo Panorama aspettandosi da una pagina all’altra le rubriche di Ferrara, Giannino, Romano, Feltri, addirittura Minzolini o Vespa ma non cavandone alcunché, anche se sa che prima o poi torneranno ma in forma rimaneggiata, inoculati in mezzo a una miriade di fatti e commentini disparati: in compenso a pagina 19 l’editoriale del direttore è corredato da un’opinione epigrammatica della signora Giuditta Veneziani, di professione sconosciuta. La novità è questa: Lamberto Sechi starà facendo magari l’ottovolante nella tomba ma alla separazione di fatti e opinioni viene sostituito, in maniera rivoluzionaria, lo slogan “La tua opinione è un fatto”: è il trionfo del principio di internet in generale e del social network in particolare, ossia che tutto sia commentabile e che tutti siano potenziali commentatori, a pari dignità nella realizzazione della democrazia perfetta delle tastiere. Però, sarò retrogrado, se spendo tre euri e trovo l’opinione di Ferrara o Giannino o chi per loro sono contento, se ne spendo uno e trovo quella d’a sora Giuditta, con tutto il rispetto, molto meno.

To like or not to like? Su Qwerty di Tempi.it recensisco il nuovo Panorama, metà settimanale metà social network.