lunedì 12 novembre 2012

Finalmente domenica!
Dodicesima giornata, 11 novembre 2012

Stamattina facevo colazione e dalla cucina arrivavano le lontane note di “Bello e impossibile” così che, intingendo il cornetto sintetico nel cappuccino automatico, pensavo a quanto meglio di me Gianna Nannini avesse fatto fruttare la propria laurea in filosofia: per tirar fuori una canzone che metta insieme in maniera immortale due parole semplici ma abituate a vivere separate bisogna saper fingere di non essere intellettuali. Ho covato barocca stima per lei fino a quando mi sono seduto a sfogliare la Lettura del Corriere della Sera in cerca di una lenzuolata di Will Self (il mio autore inglese de sinistra di riferimento) che parlava del principio di omertà vigente in Gran Bretagna. Ben prima però la mia attenzione è stata stornata da una colonna della medesima Gianna Nannini la quale, essendosi ricordata dove aveva appeso il diploma di laurea, incitava Dante a farsi da parte e a lasciare la sua palma di miglior scrittore d’Italia a Elsa Morante.

Ora, a parte che il miglior scrittore d’Italia non è Dante (e nemmeno Saviano) ma Machiavelli – basta aprire a caso il volumone rosso economico in cui la Newton Compton ha raccolto Tutte le opere storiche, politiche e letterarie, al netto di qualche refuso, per trovare frasi su frasi all’altezza della celeberrima “et non sento per 4 hore di tempo alcuna noia, sdimenticho ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tucto mi transferisco in loro” –; a parte che Gianna Nannini esprime la propria parzialità mostrando familiarità con la Morante al punto da chiamarla Elsa, così come se io, grande ammiratore di Joyce e Burgess e Roth, li citassi in pubblico quali James, Anthony e Philip; a parte questo, dicevo, mi chiedo se Gianna abbia effettivamente compiuto un confronto incrociato prima di darsi a giudizi avventati. Prendiamo ad esempio la maniera in cui i due trattano lo sport, sia perché lo sport è azione pura e quindi la narrazione dello sport è la narrazione più pura, sia perché la Nannini è nota tifosa della Fiorentina, nata per propria ammissione con il nastro viola. Ecco come la Morante racconta ne La Storia la rivalità fra le due squadre della Capitale: “La sera del 3 giugno, Tommaso, che si appassionava alle partite di calcio, e favoriva la squadra della Lazio, rincasò più avvilito che mai: quasi non bastasse tutto il resto, era successo un caso dell’altro mondo: la Tirrenia aveva eliminato la Lazio. E così, questa era esclusa dalla finale, favorendo la rivale odiata, la Roma”. Un resoconto tanto farraginoso di materia incandescente fa venire voglia di tifare per i nazisti. Questo invece è Dante che nel XV dell’Inferno incontra Brunetto Latini e, tali l’ammirazione e la commozione, trasforma un sodomita in podista: “Poi si volse, e parve di coloro / che corrono a Verona il drappo verde / per la campagna; e parve di costoro / quello che vince, non colui che perde”. C’è partita? Non c’è partita. Dante batte Elsa più o meno come il fuorigioco passivo della Juventus batte il calcio totale del Pescara.

Però bisogna anche nel nostro piccolo esultare all’idea che Gianna Nannini abbia indicato il più grande scrittore d’Italia in Elsa Morante, e non in – che so – Giuliano Sangiorgi o in Ligabue (come ha fugacemente fatto Antonio D’Orrico, ma solo fra i viventi) o in sé stessa (nel 2006 aveva pubblicato Io per Rizzoli). Se pure l’avesse fatto non ci sarebbe stato di che stupirsi, visto che dalle colonne del medesimo Corriere ieri veniva così salutata l’uscita del nuovo libro di Giacomo Poretti: “Giacomo (quasi) come Proust”. E dunque, di conseguenza: il Pescara (quasi) come la Juventus, poiché entrambe le squadre hanno la maglia a strisce e praticano uno sport simile; Elsa (quasi) come Dante; io (quasi) come Gianna Nannini, perché oltre alla laurea in filosofia ho anche il dottorato e quindi non sarei mai stato in grado di mettere insieme due parole così semplici e così lontane: bello. E impossibile.

[Il resto della rubrica, con la metà di pertinenza di Francesco Savio, si trova come sempre su Quasi Rete.]