Sorprende che le recensioni ad Adriano VII di Frederick Rolfe non si siano scatenate nel trovare punti di contatto più o meno profetici con l'anno in corso: il conclave incerto, e poi una personalità sorprendente a capo della Chiesa, un Papa nemico della formalità che ama passeggiare fra la gente, una stampa che si pasce degli scandali di San Pietro, la scelta radicale di vendere i beni ecclesiastici e così via. Se ciò non è avvenuto è forse perché l'immaginario pontefice di Rolfe tocca le corde del cattolicesimo meno coerenti con l'immaginario collettivo sulla figura del Papa.
Sul Foglio in edicola oggi spiego il cattolicesimo atipico di Adriano VII, Papa scorbutico e immaginario che segue Cristo a furia di sigarette e sganassoni.