L'Italia è il paese che ama e io non posso trattenermi dall'antologizzare sinteticamente e sinotticamente quel poco che ho scritto fra le tante cose da dire sul ventennio di Berlusconi:
Quella volta che "Berlusconi" fu la parola più cercata dell'anno sul sito del Guardian.
Quella volta che Berlusconi parlò di Dio alla nazione.
Quella volta che (esageriamo) mi venne l'idea della lista del Popolo della Libertà il giorno prima che venisse anche a Berlusconi.
Quella volta che Berlusconi difese Eluana Englaro dalla cecità istituzionale.
Splendori e miserie di Silvio Berlusconi.
Quella volta che Berlusconi si rivelò innocent e non delinquent.
Quella volta che guardai Il Caimano e morì Nils Liedholm.
Quella volta che consigliai a Berlusconi di difendersi dai giudici ripubblicando Lo zio Gustavo e le donne.
Quella volta che Berlusconi andò ospite in tv da Michele Santoro.
Quella volta che Angelo Mellone spiegò Berlusconi a sua figlia.
Quella volta che diedi in anticipo i risultati delle elezioni del 2008.
Quella volta che scoprii che un personaggio di Sandro Veronesi votava per Berlusconi.
Quella volta che sembrava che il caso Petraeus non c'entrasse proprio niente.
Quella volta che il Guardian rivelò al mondo la censura esercitata da Berlusconi sulle notizie italiane.