sabato 22 febbraio 2014

Ora, a me fa solo piacere che Dario Franceschini sia diventato ministro della Cultura: scrive meglio di Saviano, come chiunque, e indubbiamente lo preferisco nelle vesti di uomo di libri e di musei che in quelle antiche di maresciallo von Franzeskiner. Inoltre si vocifera che l'autore de La follia improvvisa di Ignazio Rando e di Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado aspirasse da tempo al ruolo che ieri ha conseguito, e che gli sarebbe stato precluso se soltanto un anno fa, proprio un giorno in cui mi trovai a passare da Ferrara, non avesse seguito il prezioso consiglio disinteressato che gli demmo io e Girolamo Savonarola: potete rileggerlo cliccando qui.