lunedì 1 giugno 2015
Ecco cosa si evince dai risultati delle elezioni regionali. In Liguria ci sono ottomila patrioti convinti di gemere tuttora sotto il giogo dei Savoia poiché hanno votato Liguria Libera, altrettanti annoiati che hanno scelto Liguria Cambia senza per questo spingersi all'eccesso dei quattromila temerari che hanno prediletto Progetto Altra Liguria, col rischio di trovarsi a vivere in una regione uguale identica ricostruita però altrove, magari in clima meno favorevole. A essi si aggiungono diciassettemila aristotelici, strenui sostenitori del principio di identità e di non contraddizione, che messi con le spalle al muro hanno optato per la lista Liguri; così come duemilacinquecento umbri, tutti freschi di lettura del Contratto sociale di Rousseau, come un sol uomo hanno votato Sovranità. Prudenza nel resto d'Umbria, dove milletrecento persone votano Forza Nuova, milleseicento il Partito Comunista dei Lavoratori Casa Rossa e diecimila, desiderose di trasformazioni ma refrattarie ai trasferimenti, Cambiare in Umbria. Confusione invece a Nord-Est, dove cinquantamila persone votano Indipendenza Noi Veneto (per Zaia), altrettante Indipendenza Veneta (per Morosin) e seimila Progetto Veneto Autonomo (per la Moretti), mentre tremilacinquecento moderati, volendo sostenere Tosi, accordano la propria preferenza a Veneto Stato Razza Piave. La mia regione resta tuttavia il più ribollente laboratorio politico d'Italia. Fa infatti notizia che in Puglia ci siano quarantamila leghisti ma dovrebbe fare ancor più notizia la scoperta che un pugliese su mille voti il Partito Liberale Italiano e uno su duecento il Partito Comunista; non sono pervenuti i dati riguardanti Psdi, Psiup e Lista Giolitti. Novemila persone si sono riconosciute in Puglia Nazionale, movimento plausibilmente nato dall'onda delle proteste per la mancata convocazione di Cassano, mentre seimilaseicentosessantasette pugliesi hanno apposto la fatal crocetta sullo stemma che recava la dicitura Pensionati Invalidi Giovani Insieme. Alcuni di loro sono tutte e tre le cose.