venerdì 31 agosto 2018

Se per un attimo dimentichiamo che alla Casa Bianca c'è Donald Trump, possiamo ragionare sul fatto che il suo ministro dell'istruzione ha proposto una riforma dei criteri per individuare le molestie sessuali nei college. Sotto il governo Obama bastava una voce di corridoio riguardo a una qualsiasi avance non apprezzata e l'università veniva ritenuta oggettivamente responsabile dell'accaduto. Il governo Trump vorrebbe considerare molestia solo ciò che effettivamente impedisce la serena frequenza dell'ambiente accademico e sgravare le università dalla responsabilità per i casi meno gravi poiché non possono sapere cosa accade nelle mutande dei loro iscritti. Perfino il New York Times ammette che è una buona idea; io ne parlo sul Foglio di oggi.