lunedì 30 agosto 2010
Scusate se torno sull’argomento ma a furia di leggere ho scoperto che le due burinelle ostiensi, quella della bira e del calipo, non sono roba nuova ma erano state inventate cinquanta e passa anni fa da Alberto Moravia, nel più bello dei suoi potabili Racconti romani (si intitola Il Provino e si piazza a pari merito con La Ciociara). Le due ragazze non si chiamano Deborah e Romina ma Iris e Mimosa. Le corteggiano due spiantati che fingono di essere un gran signore e un produttore cinematografico, per essere all’altezza delle due che risultano figlie di un ingegnere di grido e sono appena tornate dalle ferie a Viareggio. Costoro insistono per ottenere un provino ma il finto produttore, che non sa come cavarsela, controbatte che per il prossimo film gli servirebbero due burine, mica due figlie di ingegnere. Al che Iris e Mimosa sbottano: ahò, argomentano, abbiamo finto di essere ingegneresse ereditarie ma in realtà siamo burine dalla testa ai piedi. Frase immortale: “Macché Viareggio, abbiamo preso la tintarella a Ostia!”. A quel punto i maschietti rivelano di essere degli spiantati e tutti si godono meglio la giornata facendo ciò che è, così come quest’estate le due burinelle ostiensi hanno irritato soltanto chi ignora che non vale fingere.
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