Bisogna decidersi. Se l'interesse principale è fare bella figura in società, ci si può tranquillamente accomodare nei recessi più inconsulti di una qualsiasi città, guardare dei bambini scalzi che scalciano un pallone di stracci cercando di infilarlo in porte delimitate a mo' di pali da oblunghi residuati bellici, e commuoversi ritenendo che l'essenza ideal eterna del calcio sia nascosta lì, negli stracci avvoltolati. Lo si scriverà in verso libero, incapace di metrica, e si venderanno molte copie. Se altrimenti l'interesse è che la bellezza sia verità e la verità bellezza, meglio guardare più da vicino.
Per descrivere il calcio meglio la poesia o la prosa? Meglio il centro o la periferia? Tutte le risposte nell'anticipo di questa settimana su Quasi Rete: Fiorentina-Juventus 2-1 del 15 gennaio 1989.