Il diario intimo dell'Europeo
Martedì 12 giugno
h 18 Grecia-Repubblica
Ceca a Pavia
Sono un fenomeno paranormale, con tutta la modestia dell’evidenza,
stanti taluni episodi che hanno caratterizzato la parziale visione del derby
fra le derelitte del gruppo A. Tanto per cominciare, dopo avere lavorato
alacremente per tutto il pomeriggio sull’ammirevole Histoire du Portugal contenant les entreprises, navigations et gestes
mémorables des Portugallois depuis l’an 1496 jusques à l’an 1578 di
Jeronymo Osorio e Fernão Lopes de Castaneda col miraggio che a fine lavoro
sarei uscito di camera e sarei andato a godermi il sole che splendeva del tutto
ignaro dell’esistenza dei portoghesi (o portogallesi) di ogni tempo, ecco che
appena ma letteralmente appena avevo scritto l’ultima noterella a Osorio e
Castaneda (i Gurrado e Savio dei tempi di Magellano), ecco dunque che appena
distolgo i polpastrelli dalla tastiera il cielo si oscura, nerissimo, i tuoni
iniziano a minacciare che se solo mi azzardo a far uscire la punta del naso
viene giù il finimondo. Rinunzio. Mi connetto al sito della Rai, mi collego
alla diretta della partita e giacché sto faccio uno squillo a casa che
significa: sono in camera, chiamatemi quando vi pare. Subito mia madre esegue,
alzo la cornetta e sento una voce di donna dal marcato accento barese che mi
chiama: “Mi senti? Grazia, mi senti? Come chi sono? Sono mamma! Grazia?”. Ora
va bene gli pseudonimi ma i più intuitivi di voi avranno dedotto che non mi
chiamo Grazia; né mia madre ha per fortuna un accento simile. Niente da fare,
si sente solo l’interferenza. Mi rassegno a guardare la partita – già sul 2-0
per i rossi – quando mi accorgo che sul lato dello schermo è possibile cliccare
in determinati punti per rivedere le azioni precedenti. Eseguo per capire come
hanno segnato i cechi ed ecco che mirabilmente tutto funziona alla perfezione,
il segmento differito della partita si incastona a mio piacimento nel corso
della diretta, niente sbalzi, niente salti di linea, niente “riconnessione al
server in corso” né “il contenuto da lei richiesto non è disponibile”. Fatto
sta che il tempo di vedere in differita i due goal della Cechia ed ecco che la
Grecia ha segnato in diretta ma io me la sono persa. È accaduto che a
propiziare l’accorcio sia stata una frittata dell’affidabile Peter Cech, un po’
come se dall’oggi al domani la crisi dell’euro risultasse dovuta all’economia
tedesca. Vabbe’, ma mentre sto guardando la differita della diretta che ho
mancato per guardare la differita squilla nuovamente il telefono ed ecco che
non è né mia madre né la madre di Grazia bensì un’interlocutrice che mi propone
di andare a mangiare del sushi – il sushi, a me, questo resta l’evento più
inspiegabile della giornata.