sabato 30 giugno 2012



Il diario intimo dell'Europeo
Mercoledì 27 giugno

h 20:45 Portogallo-Spagna a Pavia
Manca solo Maurizio Milani, che ha appena pubblicato Fidanzarsi non conviene, al tavolo della mensa al quale impieghiamo l’intera cena a disquisire se sia meglio vivere soli o male accompagnati – discussione che, devo ammettere, è sorta in seguito a una considerazione autobiografica sulla fobia di presentarmi ai matrimoni altrui, figurarsi al mio. Altre persone vorrebbero presentarsi solo al proprio, altre desidererebbero mandare un figurante e camuffarsi fra gli invitati, altre ancora preferirebbero essere il prete. Io però sono persuaso che non è sui grandi eventi che si decida la riuscita di un rapporto bensì dai dettagli infinitesimali che messi assieme ne costituiscono la cifra: il matrimonio è impressionista, e alla fine non si litiga mai sui massimi sistemi ma sempre per lo scolapasta. Prendiamo la partita di stasera: io sono libero di salire in camera subito dopo l’animata cena, indossare senza vergogna un pigiama corto che riproduce infinite volte un giocatore di baseball che lancia batte agguanta e fa home-run, piazzarmi indolente sul materasso dopo avere mangiato un pacchetto di biscotti e sudare a fontana mentre spagnoli e portoghesi corrono. In realtà corrono soprattutto i portoghesi, che però storicamente sono campioni del mondo nel non tirare in porta giammai, quindi il mio sudore non denota alcuna emozione bensì mero surriscaldamento. Sono libero perfino di addormentarmi poco dopo l’inizio dei supplementari (è una partita talmente brutta) e di schiudere di tanto in tanto mezza palpebra per controllare quando arrivino i rigori; e sono libero nientemeno di seguire detti rigori in piedi per minimizzare il rischio di assopimento (sono mica un cavallo) e addirittura di accogliere con sollievo la rete decisiva che mi consente di spegnere il tutto in tempo record e di essere coricato due minuti dopo (pia illusione: mi sveglierò madido di sudore nel cuore della notte e non perché ho sognato di essere Cristiano Ronaldo) (ora che ci peso ho sognato una donna nuda che sfrecciava in bicicletta con uno stendipanni al posto del manubrio, ma questo è un altro discorso) (per dire, una volta ho sognato di dover spedire una mail ad Alfano ma di non ricordarne l’indirizzo, quindi non darei troppo peso alla mia attività onirica). Poi, vabbe’, una volta sveglio mi sono messo a pensare a cosa sarebbe accaduto se fossi stato fidanzato, quali parole alate sarebbero state proferite al mio indirizzo. Ne elenco alcune, fior da fiore: “Non mangiare ché ingrassi”; “Che t’importa di guardare Spagna-Portogallo se sei italiano?”; “Carino, questo che tira le punizioni”; “Non sudare ché dimagrisci”; “Ah, ma quindi continuano? Non finiva dopo novanta minuti?”; “Se ti interessava la partita, perché ti sei addormentato?”; “Se stavi dormendo, perché ti sei svegliato?”; “Alfano con uno stendipanni? Sei sicuro?”.