Non so se mi inviteranno mai a parlare a un convegno intitolato, che so, "L'editoria ai tempi di facebook"; a ogni buon conto ho già preparato il mio intervento, che vi trascrivo.
Buongiorno. Tema: "Settantacinque ricette tradizionali presentate a colpi di mouse". Svolgimento: "In un'epoca in cui la cucina va di moda e in tv impazzano i programmi che insegnano a cucinare, siamo tutti diventati esperti, gastronomi, cuochi, fini mangiatori. Di cucina si parla ovunque. Ma a ben pensarci, quale luogo è più indicato di facebook per commentare le ricette, illustrarle, e soprattutto condividere? Assaggiarle in modo virtuale ma convincente? Questo è l'esperimento che ci propone Elena Loewenthal. Raccontare le 'sue' ricette, non nuove e neppure esclusive, anzi magari antiche, alla maniera di facebook, con i commenti degli amici. Perché la sua cucina è per l'appunto comunicativa. Una cucina espansiva, generosa, di ingredienti e porzioni, che non lascia nei commensali nemmeno un'ombra di fame. Per tutti coloro che cominciano a detestare le spennellate di salsina e il verbo 'impiattare', ma apprezzano scodelle fumanti e zuppiere, Il mio piatto forte sarà una piacevole sorpresa. Antico e moderno a tavola: una cucina nuova a dispetto dello 'chefstarsystem'. Con un'indispensabile punta d'ironia". Abbiamo trasmesso la quarta di copertina de Il mio piatto forte, di Elena Loewenthal, Einaudi editore, anno 2012, 186 pagine, 12 euri. In copertina un peperone, una melanzana, ortaggi vari e una bottiglia coricata. Ci tengo a specificare che io personalmente non ho nulla contro l'editore o l'autrice, né tampoco contro il cibo per quanto non digerisca più peperoni e melanzane. Mi chiedo ciò nondimeno, con un'indispensabile punta d'ironia, in modo virtuale ma convincente, se dal 1933 al 1999 Giulio Einaudi sia vissuto per questo. Grazie. Arrivederci.