martedì 17 luglio 2012

Bisogna dare atto che il grosso c’è tutto, almeno quanto a politica (sezione che su Repubblica, giusto per non destare sospetti di connivenza, viene ribattezzata “politica e giustizia”), crisi finanziaria, vaticanistica (sezione che, vedi sopra, si chiama in realtà “veleni del Vaticano”), trattativa stato-mafia, attualità, cronaca e mondo, dove campeggia un accorato articolo di Barack Obama che parla della squadra di basket di sua figlia. Voglio vedere se gli mandavo io un articolo sul corso di pilates di mia cugina, se poi gli mettevano pure il richiamo in prima pagina.


E finalmente all'aeroporto Charles de Gaulle ebbi la rivelazione: la Repubblica non mi convince perché non è un quotidiano italiano, è un quotidiano francese. Per capire veramente come funziona bisogna andare a Parigi e mettersi a leggere la République: esperimento pratico su Qwerty, il blog di Tempi.it che recensisce i giornali.