Anche se il lettore non volesse accorgersene, la coerente impostazione editoriale che trasforma il giornale in libro è evidente dalla scelta delle foto, impaginate in maniera tale da scandire l’evolversi del ragionamento attorno al Concilio secondo un evidente criterio di unità stilistica che va oltre la diversa identità dei fotografi (Fusar, Barbey, Pallottelli, Dolcetti e Fedele Toscani). Parte dell’apparato iconografico sembra fatto apposta per eternare in alcune espressioni la pochezza umana di fronte agli affari interni dello Spirito Santo: il volto ottuso di alcuni fedeli; la mossa vezzosa di un francescano in posa; il rictus del presidente francese Vincent Auriol; il disagio di Fanfani in alta uniforme; lo sguardo smarrito di Leone di fronte a una cerimonia di cui non riesce a prevedere la durata.
Su Qwerty, il blog di Tempi che recensisce i giornali, oggi è il turno del numero sul Concilio Vaticano II de L'Europeo. Ospite d'onore, Luigi Barzini junior.