martedì 14 ottobre 2014
Ah, e se oggi vi trovate a passare da Pavia, trasferta per la quale a differenza di ieri non è necessaria la barca, tenete presente che questa sera alle 21 Antonio Gurrago parlerà di Voltaire e la musica nell'auditorium del Vittadini, l'istituto musicale quasi conservatorio di via Volta, esattamente sotto le finestre di casa mia. Vi sorprenderà apprendere che Antonio Gurrago sono io, a seguito di un errore di stampa riportato tanto sugli inviti dell'intero ciclo di conferenze quanto sulla locandina della singola; circostanza che mi ha un po' deluso in quanto ero curioso di sentir parlare su un argomento prossimo ai miei studi, per ammirevole coincidenza, un mio quasi omonimo. Sono poi stato ulteriormente confuso da un trafiletto della Provincia Pavese, nota per annunciare gli eventi locali sbagliando almeno un elemento fra nome luogo data e ora, che riportava erroneamente il nome di Antonio Gurrago con lo spelling a me più consueto di Antonio Gurrado. Una mail all'istituto Vittadini ha confermato che sono io, e che quindi stasera alle 21 dovrò parlare rivelando che Voltaire cantava, scriveva libretti d'opera, criticava arbitrariamente i compositori dell'epoca e in generale di musica non capiva un accidente. Purtroppo non potrò farlo parlando direttamente dalla finestra di casa mia, credo per ragioni di ordine pubblico; parlerò dunque in loco una mezz'oretta con musica barocca di accompagnamento, o di sottofondo, e poi tutti a casa a guardare Danimarca-Portogallo.